
di Lucia Ottavi
Alessia Di Sipio, Gaia Tarquini, Silvia D’Amore, Ilaria Ottavi, Giustino Fanatizzi, Valerio Fieramosca, Serena Compagno, Antenisca Profeta, Francesca Galli, Cristina Colantonio, Vincenzo di Bartolomeo, Vittoriosa Pietrantoni, Matteo Charik, Giustino Fantozzi e Mario Di Stefano. Sono questi i nomi dei ragazzi di San Benedetto dei Marsi, appartenenti alla classe 1997, che nella notte tra il 12 e il 13 gennaio 2015, nel piazzale antistante il cimitero comunale, hanno realizzato un enorme orologio le cui lancette erano posizionate alle 7.53, ora in cui una violentissima scossa di terremoto ha cambiato per sempre la vita del popolo marsicano.
{{*ExtraImg_229633_ArtImgRight_300x328_}}Il 13 gennaio 1915, infatti, la natura ha mostrato la sua forza distruttiva, la Marsica è divenuta, in appena trenta secondi, un accumulo di macerie. Il comune di San Benedetto dei Marsi ha avuto 2.700 vittime, tante, troppe, vite rubate all’esistenza terrena.
In memoria dei caduti di quell’immane tragedia che colpì l’intera Marsica, i ragazzi della classe 1997 hanno disegnato, nel piazzale sopra citato, 2.700 croci, per non dimenticare gli uomini, le donne e i bambini che quella fredda mattina d’inverno furono travolti da una tragedia immane.
Nel piccolo paese di San Benedetto, alle ore 17.00, si è tenuta una fiaccolata per le strade del paese, organizzata dalle confraternite locali, che si è conclusa con l’arrivo presso il largo antistante il cimitero comunale, che il sindaco Quirino D’Orazio ha voluto intitolare alle vittime del “13 gennaio 1915”.
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