
Sul campo di Rieti si interrompe, dopo ben sei giornate, la striscia positiva dell’Avezzano Rugby.
Probabilmente i marsicani hanno preso sotto gamba l’impegno, dopo la bella vittoria nella partita di andata, pensando di fare una passeggiata sul campo laziale, ma di fronte hanno trovato una squadra affamata di successo che voleva festeggiare al meglio i cinquanta anni di fondazione del club.
Già dai primi minuti si è capito il filo conduttore del match: da una parte i padroni di casa che volevano dimostrare al loro pubblico di essere una squadra candidata al salto di categoria e dall’altra gli ospiti paghi della posizione in classifica e svogliati nell’esprimere il gioco.
Un’incontro poco spettacolare caratterizzato da tanti errori e basato esclusivamente sugli scontri fisici: nel primo tempo per il Rieti una meta realizzata da Pezzopane ed un calcio piazzato, per l’Avezzano due punizioni di Roberto Lanciotti fissavano il parziale sul 10 a 6 per i padroni di casa.
Ad inizio ripresa i marsicani continuavano il loro letargo ed i reatini approfittavano della situazione siglando in rapida successione una meta ed un calcio piazzato portando il punteggio sul 18 a 6. Solo a questo punto i gialloneri avevano un moto d’orgoglio ed accorciavano le distanze con una bella meta di Giovanni Angelozzi a cui seguivano dieci minuti di sterile pressione. I laziali rintuzzavano ogni attacco e sul finire riuscivano a realizzare la meta della tranquillità fissando il punteggio finale sul 25 a 11.
Un bagno di umiltà per i ragazzi di Di Stefano e Terrenzio che, in vista dei prossimi impegni e della pool promozione, dovranno fare tesoro degli errori commessi e riuscire a trovare quella coesione di squadra determinante per ambire ad alti traguardi.
«Da registrare un comportamento irriguardoso – si legge in una nota diramata dall’Ufficio Stampa della squdra marsicana – di alcuni tifosi di casa che nulla hanno fatto per onorare la giornata nazionale contro la violenza sulle donne, macchiando, con episodi poco carini ed assolutamente offensivi nei confronti del pubblico avezzanese presente composto prevalentemente da rappresentanti del gentil sesso, una giornata importante e storica per il Rugby Rieti.
Peccato arrivare ad un livello così basso in uno sport come il rugby che ha come regola principale il rispetto dell’avversario».
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