Politica

«La Regione non paga gli stipendi»

«Una lettera del 13 novembre scorso, a firma dell'Assessore regionale al Bilancio Silvio Paolucci, che certifica le difficoltà di liquidità della Regione Abruzzo, che non sarebbe in grado neppure di pagare gli stipendi di novembre e dicembre, oltre alla tredicesima, ai dipendenti».

È quanto denuncia il consigliere regionale del M5S, Domenico Pettinari, che ha presentato un'interpellanza urgente sulla comunicazione inviata da Paolucci ai direttori della Giunta regionale e al segretario generale della Presidenza.

«La lettera - dice Pettinari - dice testualmente: [i]'il perdurare della grave crisi di liquidità dell'Ente non consente, al momento di assicurare gli adempimenti relativi alle richieste di pagamento[/i] delle somme da erogare a beneficiari e creditori dell'Amministrazione Regionale' e continua così 'le somme attualmente disponibili in Tesoreria non sono sufficienti a fronteggiare spese obbligatorie come stipendi (novembre, dicembre e tredicesime)'».

«Proprio ieri in Commissione Bilancio - aggiunge - durante la discussione sul Rendiconto generale per l'esercizio 2012, ho lanciato un grido d'allarme su una voce ricompresa nei residui attivi: vi sarebbero quasi 2 miliardi e mezzo di euro riscuotere sui residui degli esercizi precedenti, somme che la Regione Abruzzo avrebbe dovuto riscuotere in passato. Finora non sono state ancora riscosse, ma vengono portate in bilancio come posta di residuo attivo. In parole povere, come se ci fossero, peccato però che non ci sono. In Commissione bilancio ho chiesto ai dirigenti presenti in audizione di conoscere l'anzianità di questo credito per capire se possiamo ancora riscuoterlo oppure no, per capire se parte di queste somme sono prescritte, insomma se sono poste reali o fittizie. Il dato certo è che non ci sono accertamenti definiti che oggi permettono alla Regione Abruzzo di sapere se queste somme potranno essere o meno riscosse. Tutto ciò è molto preoccupante».

«Ci chiediamo perché negli anni non si è fatto nulla per definire con certezza queste somme relative ai residui attivi - continua Pettinari - perché si è arrivati sino ad oggi con il rischio concreto di non potere pagare i creditori della Regione. Per ovviare a tutto ciò l'unico intervento che ha pensato di fare il Presidente D'Alfonso è quello di utilizzare e spostare le somme depositate nel conto di tesoreria sanità nel conto relativo alle spese ordinarie della Regione per un ammontare di 110 milioni di euro (come da Delibera di Giunta 685 del 28.10.2014). Anche su questo punto rappresentiamo una forte preoccupazione sul fatto che nell'immediato possano essere sottratte risorse importantissime alla Sanità abruzzese che non sta certamente vivendo una buona stagione».

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