Cronaca

Vendita casa imprenditore, deserta anche terza asta

È andata deserta, questo pomeriggio, presso il Tribunale di Pescara anche la terza asta pubblica per la vendita della casa dell'imprenditore pugliese, residente a Montesilvano (Pescara), Silvio Buttiglione. Non ci sono state, infatti, offerte e così si andrà alla quarta asta che si terrà sempre a Palazzo di Giustizia giovedì 13 novembre alle ore 15.30.

Al fianco di Buttiglione c'erano oggi una settantina di militanti del Movimento Cinque Stelle, fra cui Luigi Di Maio, vice presidente della Camera. Presenti anche i deputati Gianluca Vacca e Carlo Sibilia, oltre alla consigliera e capogruppo in Consiglio Regionale del M5S Sara Marcozzi.

Di Maio ha detto che «gli imprenditori si aiutano prima. Non si deve scatenare la solidarietà dopo che si sono suicidati. É questo il messaggio che vorremmo diffondere. Silvio Buttiglione é un simbolo in questo momento. Come lui abbiamo tante altre persone. Avevamo promesso prima delle elezioni di stare con lui. Siamo stati con lui e ci staremo anche dopo. Speriamo di continuare a poter essere qui e vedere andare deserte queste aste. Adesso dobbiamo interrogarci su come salvare la casa di Silvio Buttiglione».

Il Movimento 5 Stelle sta studiando il metodo migliore possibile «per coinvolgere tutti i cittadini che vogliono dare una mano a Buttiglione con strumenti di fund rising e poi con contributi personali», ha aggiunto Maio. «Proprio in queste ore - ha sottolineato - abbiamo approvato un provvedimento alla Camera che è legge dello Stato e che consente già agli imprenditori di restare nelle case quando le abitazioni vengono loro pignorate e messe in vendita. Questo è già un primo passo. Proveremo a far rientrare nelle loro case tutti gli imprenditori italiani o tutti gli italiani cui sono state pignorate le case e messe all'asta, prima della vendita». Soffermandosi sull'impegno dell'M5s, Di Maio ha sottolineato che «se queste persone si sentissero meno sole avrebbero gli strumenti e la forza per combattere questo stato di cose. Stiamo cercando di abolire Equitalia in tutti i modi - ha ricordato - l'abbiamo portata in Aula due mesi fa, adesso stiamo cercando di prenderla ai fianchi con dei piccoli emendamenti. Oltre a tutto ciò - ha concluso - c'è bisogno di un cordone di sicurezza e di solidarietà, servono punti di ascolto e di autoascolto».

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L'imprenditore di origine pugliese, all'uscita dal Tribunale, visibilmente commosso ha detto: «È meraviglioso vedere tutta questa gente al fianco di una persona che fino a ieri era sola e abbandonata dallo Stato. Questa é l'Italia che ci vorrebbe e questi sono gli italiani che servirebbero per il cambiamento. Lo Stato non fa altro che emarginare le persone come me che poi si isolano e arrivano a pensare al suicidio. Ogni giorno si suicidano delle persone. È arrivata l'ora di dire basta. Facciamo qualcosa per chi si toglie la vita».

In merito alla vicenda, la Direzione Regionale Abruzzo di Equitalia precisa, attraverso una nota, che «Equitalia non ha messo all’asta la casa del signor Silvio Buttiglione». «La vendita - si legge ancora nella nota - è stata richiesta da una banca ed Equitalia è soltanto intervenuta tra i soggetti creditori nel caso in cui il ricavato dovesse risultare sufficiente per pagare anche parte del debito nei confronti dello Stato e degli altri enti pubblici impositori. Si ricorda che a seguito del decreto legge 69/2013 Equitalia non può mettere in vendita la prima casa, cioè l’unico immobile del debitore adibito a sua abitazione principale. Cosa invece che è consentita alle banche e agli altri creditori privati».

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