
Continua la lotta al bullismo nel capoluogo abruzzese. Un ragazzo, minorenne e noto alle forze dell’ordine per episodi di tal genere, si sarebbe reso responsabile, secondo le accuse, di «una aggressione ad un coetaneo, quest’ultima addirittura successa all’interno di un istituto scolastico superiore del capoluogo».
I fatti contestati sono avvenuti qualche mese fa all’interno di una scuola, precisamente davanti alla porta d’ingresso della palestra. Secondo la ricostruzione della polizia, il minorenne avrebbe «insultato un altro giovane senza motivo, dicendogli che quella non era la sua palestra e di andare via. Poi, vedendo che non vi era alcuna reazione, lo avrebbe spintonato sul petto per due volte. Successivamente, gli avrebbe sferrato un pugno sul volto».
A quel punto, sempre secondo quanto ricostruito dalla polizia, uno dei bidelli sarebbe intervenuto per andare in soccorso al malcapitato, «evitandogli di prendersi un altro pugno che stava per ricevere». Riportata la calma, «incurante della presenza di personale docente», il presunto aggressore avrebbe anche chiesto all’altro ragazzo «con tono minaccioso quale classe frequentasse e a che ora sarebbe uscito da scuola in modo da aspettarlo fuori».
Il malcapitato si è recato presso il pronto soccorso dell’ospedale dell’Aquila, dove gli è stato riscontrato «un trauma contusivo con prognosi di 10 giorni».
Sono così scattate le indagini della terza sezione della Squadra Mobile, che ha ricostruito l’intera vicenda e dinamica dei fatti, partendo da un’aggressione subita da un ragazzo che non conosceva il suo colpitore.
«Dalle testimonianze raccolte – spiega la polizia – si è riusciti ad identificare il giovane assalitore, le cui le imprese non sono nuove agli agenti della Squadra Mobile». Lo stesso ragazzo, all’inizio dell’anno, «è stato denunciato in stato di libertà da personale della polizia postale dell’Aquila – spiegano ancora le forze dell’ordine – per aver messo su Facebook e “Whats app” alcune foto di una sua amica, minorenne, nuda. Quest’ultimo episodio è stato subito denunciato dalla mamma della ragazzina e attraverso le indagini informatiche si è riusciti ad identificarlo e deferirlo all’autorità giudiziaria».
La Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni ha recentemente provveduto a delegare alla Squadra Mobile la notifica di avviso di conclusione delle indagini preliminari per l’episodio.