
di Valter Marcone
Poi il vento porta il giallo
solitario sulle foglie
che tutte
si assomigliano
e, passata la festa d’Ognissanti,
novembre non ha pietà
della perenne solitudine
del giallo sparso
come acqua su un letto
di pietre lisce
e tutto cambia con alito implacabile
tutto è allora inverno.
[url”Torna al Network LeStanzeDellaPoesia”]http://ilcapoluogo.globalist.it/blogger/Valter%20Marcone%20-[/url]