Attualità

Collemaggio: «Non penalizzare gioco solare dell’Assunta»

Le associazioni culturali Archeoclub L’Aquila,

Compagnia Rosso d’Aquila, Gruppo Aquilano di Azione Civica “Jemo ’nnanzi”, L’Aquila siamo noi, Lega Ambiente Beni Culturali e Panta Rei L’Aquila, attraverso una lettera aperta, lanciano un appello in merito alla ricostruzione della basilica di Santa Maria di Collemaggio.

La lettera, di seguito riportata integralmente, è indirizzata al direttore regionale ad interim per i Beni culturali e paesaggistici d’Abruzzo Francesco Scoppola,

alla soprintendenza B.a.p per l’Abruzzo in persona dell’architetto Alessandra Vittorini e alla Soprintendenza B.s.a.e. dell’Abruzzo in persona della dottoressa Lucia Arbace.

{{*ExtraImg_219994_ArtImgRight_300x225_}}«Come noto - si legge nella nota - il primo settembre scorso è stato presentato in Consiglio comunale il progetto del restauro della basilica di Santa Maria di Collemaggio, accolto con profonda riconoscenza nei confronti dell’E.n.i. e soddisfazione per la qualità della progettazione e la prospettiva di riavere presto fruibile la meravigliosa chiesa. Pur tuttavia, la parte del transetto, completamente da ricostruire, ha suscitato perplessità per i puntuali motivi esposti da monsignor Orlando Antonini, autore di numerosi testi sull'architettura sacra aquilana, nel suo articolo pubblicato sul Centro del 15 settembre e dall’avvocato Maria Grazia Lopardi, autrice con l’architetto Giannandrea Capecchi di Prato di “Notre Dame di Collemaggio”, che ha segnalato, con diversi articoli nel corso dell’ultimo anno, lo spettacolare gioco solare dell’Assunta, che il progetto presentato penalizza, bloccandolo parzialmente sull’arco trionfale».

{{*ExtraImg_219995_ArtImgRight_300x423_}}«La soluzione data da monsignor Antonini al transetto - si legge ancora nella lettera - in linea con altre chiese aquilane e dunque coerente con le scelte architettoniche operate nel territorio, un volume cubico alto e continuo, abbellito dalla soffittatura del 1669 messa da parte nel 1970, oppure la realizzazione di un arco gotico analogo a quello visibile in Santa Maria Assunta di Lucera con analogo finestrone absidale offrono le garanzie migliori per dare luminosità all'area e salvaguardare gli importanti accorgimenti simbolici di cui gli architetti costruttori medioevali dotarono intenzionalmente le strutture di Santa Maria di Collemaggio. In particolare, l’arco rialzato, romanico e gotico che sia, rispetto alla versione barocca che aveva abbassato l’intero soffitto non consentendo ai raggi solari di entrare attraverso i rosoni, permetterebbe appunto di ammirare, nel giorno dell’Assunta, la basilica è dedicata a Maria Assunta, grazie alla luce del sole proiettata sulla sommità del finestrone dell’abside, l’immagine di Maria incoronata dalla “Luce del mondo”, in sintonia con l’affresco che appare nella navata destra».

«Le sottoscritte associazioni culturali della città dell’Aquila - si legge infine nella lettera - nel cogliere l’occasione per ringraziare l’E.n.i. per la generosità e la sensibilità mostrate, chiedono cortesemente al direttore ad interim e alle locali Soprintendenti di rendere possibile un incontro con il Comitato scientifico e così poter mettere a disposizione professionalità, competenze, nozioni, conoscenze storiche e locali. In attesa di veder soddisfatta la loro richiesta, ringraziano e porgono cordiali saluti».

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