Si sono ritrovati ad Amatrice, in provincia di Rieti, i sindaci dei cosiddetti "Comuni dimenticati", raccogliendo l'appello del primo cittadino del comune reatino, Sergio Pirozzi, che li aveva chiamati a raccolta proponendo la costituzione di un'associazione per portare la loro voce, in particolare sul tema della sanità, alla Conferenza Stato-Regione e in altre sedi istituzionali.
Hanno risposto in molti - fa sapere il Comune di Amatrice - da Tonara in provincia di Nuoro a Niscemi (Cl), da Zeri (Ms) a Montieri (Gr), da Marciana all'Isola d'Elba ad Alatri (Fr), da Pistoia a Montecopiolo dell'alto Montefeltro. Tutti uniti, perché «solo uniti si vince», ha dichiarato Pirozzi, sottolineando che l'obiettivo dei piccoli Comuni «è la garanzia della catena dell'emergenza urgenza» o dei «pronto soccorso nei presidi ospedalieri delle zone disagiate».
Per il sindaco di Amatrice, che l'estate scorsa ha anche innescato una battaglia per la secessione dalla Regione Lazio per difendere l'ospedale della sua città dal rischio chiusura, «c'è un filo conduttore che ha unito idealmente i sindaci». «Un filo - ha aggiunto - che ha legato gli ideali, al di là dei colori e delle ideologie politiche, di sindaci orgogliosi di amministrare questa Italia minore, innamorati dei loro territori, attraversati da un po' di sana pazzia ad assumersi grandi responsabilità pur di tenere in vita le loro comunità».
