Marsica

Gioia dei Marsi ricorda il sisma della Marsica

di Lucia Ottavi

Il terremoto avvenuto il 13 gennaio del 1915 fu un drammatico evento sismico che colpì l’intera Marsica. Gioia dei Marsi fu il paese che subì, in proporzione agli abitanti, la percentuale più alta di morti, vi furono ben 3500 vittime. Secondo lo studio dei geologi la faglia che dette vita all’epicentro del sisma è quella ubicata a Gioia, precisamente su Monte Serrone, visibile ancora oggi ad occhio nudo. E’ per questa ragione che il CdA del Comitato Marsicano per le celebrazioni del Centenario, presieduto da Giovanbattista Pitoni, ha ritenuto opportuno che gli eventi dei 100 anni trascorsi dal Terremoto della Marsica partissero dal Comune di Gioia.

Il sindaco Gianclemente Berardini ha quindi organizzato per il 10 e 11 ottobre un convegno scientifico con la presenza di geologi di fama nazionale, ingegneri, architetti e autorità quali Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio della Regione Abruzzo e Gianni Letta, presidente onorario dell’Istituzione Centenario del Terremoto della Marsica 13 gennaio 1915 – anno 2015.

{{*ExtraImg_219562_ArtImgRight_300x400_}}L’incontro ha visto anche la partecipazione degli studenti dell’istituto comprensivo scolastico di Gioia e di quelli del corso di geotecnica dell’ITC di Avezzano, che hanno preso parte attivamente all’iniziativa, realizzando elaborati e temi sul terremoto del 1915, tenendo presente le quattro parole chiave del Convegno: Memoria, Comunità, Territorio e Futuro.

«Riflettere, studiare e ricordare. La memoria collettiva è un valore importantissimo e si deve tramandare», ha dichiarato il presidente onorario dell’Istituzione Centenario del Terremoto della Marsica, Gianni Letta.

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