
«Collegamenti e singolari vicende» nell’ambito della gestione del Comitato Via (Valutazione impatto ambientale), presieduto da Antonio Sorgi, il super dirigente della Regione Abruzzo arrestato ieri per una presunta turbativa d’asta che riguarda un bando di gara per l’ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare (Chieti).
A segnalarli è il Wwf regionale che parla di fatti che «pur non avendo agli atti alcun rilievo penale, destano perplessità che la politica è chiamata a dissipare». Nel corso di una conferenza stampa il delegato regionale del Wwf, Luciano Di Tizio, ha sottolineato, ad esempio, che «il Comitato Via ha dato parere favorevole con prescrizioni minime al progetto per la realizzazione della centrale a biomasse Powercrop nell’ex zuccherificio di Avezzano (L’Aquila)».
«La Powercrop, che ha sede a Sesto San Giovanni (Milano) – ha aggiunto -, ha affidato all’architetto pescarese Giovanni Vaccarini l’incarico di progettare lo stabile per ospitare la centrale per un analogo impianto a biomasse in un ex zuccherificio nel comune di Russi, nel ravennate”. Vaccarini, anche lui indagato nella vicenda che ha portato all’arresto di Sorgi, è direttore tecnico della società che fa parte del consorzio impegnato per i lavori del cimitero di Francavilla.
«Lo stesso Vaccarini – ha detto ancora Di Tizio – è un assiduo collaboratore, per diversi importanti progetti in Italia e nel mondo, della società di ingegneria Proger, che si occupa, tra l’altro, di studi di impatto ambientale e ha tra i suoi clienti diverse importanti aziende petrolifere. Ha firmato, ad esempio, gli studi di impatto ambientale per le istanze di permesso di ricerca ‘Cipressi’, ‘Santa Venere’ e altri. Permessi di ricerca che sono stati esaminati dal Comitato presieduto da Sorgi, che nell’inchiesta, lo ricordiamo, è individuato quale socio di fatto di Vaccarini».
«Non stiamo dicendo che ci siano necessariamente delle irregolarità – sottolinea il delegato Wwf -, ma questi collegamenti destano comunque non poche perplessità. A chi deve valutare gli impatti ambientali di un progetto si chiede un ruolo di assoluta imparzialità e alla luce di quanto riferito non ci sembra che ci siano garanzie in tal senso”.
«È semplicemente indispensabile, a questo punto, una sostanziale riforma del Comitato Via. Una riforma che non può limitarsi alla pur necessaria sostituzione del presidente Sorgi. Occorre rivedere la normativa aumentando l’efficienza e la trasparenza, nell’interesse dell’ambiente e dei cittadini e anche nell’interesse delle stesse ditte proponenti che hanno diritto a una valutazione dei loro progetti seria, affidabile e svolta in tempi ragionevoli. Il Wwf e gli ambientalisti in genere lo chiedono da anni; quello che è accaduto – ha concluso – dimostra che intervenire ormai è urgente».