
L’associazione nazionale ‘Amici delle Strade‘, in collaborazione con la Polizia di Stato e l’Anas, ha scelto L’Aquila come primo appuntamento di confronto con il territorio sul tema della sicurezza stradale. Rappresentanti del mondo delle istituzioni hanno incontrato, questa mattina, nel capoluogo abruzzese, studenti degli istituti superiori e cittadini per fare il punto sullo stato della sicurezza stradale in Italia.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, il Prefetto Francesco Alecci, il direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno, il presidente associazione nazionale Amici delle Strade e condirettore generale Anas Stefano Granati e il capo compartimento Anas Abruzzo Lelio Russo.
Dal 2001 al 2013 il nostro Paese ha raggiunto il traguardo del 50 per cento di vittime in meno fissato dall’Unione europea: la riduzione è stata infatti del 52,1 per cento, con i morti passati da circa 7mila a 3.400. Il nuovo obiettivo da raggiungere, come annunciato pochi giorni fa dalla Polizia Stradale e dall’Anas, è l’ulteriore diminuzione delle vittime della strada del 50 per cento entro il 2020. «E’ indubbio – ha dichiarato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci – che nel nostro Paese in questi anni si è lavorato molto e bene e che, accanto all’inasprimento delle norme, è cresciuta una cultura nazionale della cooperazione per la sicurezza, garantendo un innalzamento dei livelli sulla rete stradale e autostradale in gestione, pari a 25 mila chilometri. Ma dobbiamo lavorare tutti insieme per diminuire ancora il numero delle vittime. L’Anas farà la sua parte, incrementando sulla rete stradale nazionale e su quella abruzzese di 985 chilometri la presenza di sensori e di telecamere per il monitoraggio del traffico e per il pronto intervento del personale, continuando la sperimentazione del sistema Vergilius per il rilevamento della velocità e potenziando ulteriormente le informazioni all’utenza».
Focus sui risultati raggiunti negli ultimi tre anni in Abruzzo. L’incidentalità sulla rete Anas nella regione, stando ai dati della Polizia stradale, nel 2013 si è ridotta di un ulteriore 18 per cento rispetto al 2010. Infatti nel 2010 gli incidenti erano 1.425, nel 2013 sono stati 1.166. E il trend positivo continua anche nel 2014, alla data del 15 settembre 2014 gli incidenti sono 784.
Per Ciucci si tratta di «un ottimo risultato, frutto della sinergia tra tutte le forze in campo». «Dobbiamo però non accontentarci di questi pur lusinghieri risultati – ha aggiunto il presidente dell’Anas – e dobbiamo lavorare per aspirare ad una mortalità sulle strade italiane pari a zero. Qualcuno potrà giudicare questo obiettivo un’utopia, ma solo attraverso le utopie possiamo aspirare a modificare la realtà».
«Lavorare in rete è lo strumento per ottenere i migliori risultati nel contrasto dell’incidentalità», ha dichiarato il direttore del Servizio Polizia Stradale Giuseppe Bisogno. «L’iniziativa di oggi – ha spiegato – rinsalda e rinnova il legame tra partner che quotidianamente sono sul campo per fare sicurezza. Una strategia che è vincente anche sul piano europeo, come dimostra, nell’ambito del Semestre di Presidenza del nostro Paese del Consiglio dell’Unione Europea, l’impegno recentemente riconfermato dalla Polizia Stradale per la nuova fase della Carta Europea della Sicurezza Stradale fino al 2016, attraverso l’individuazione di linee di azione innovative. Un impegno che passa attraverso la prevenzione, il potenziamento dei controlli, la comunicazione, l’utilizzo di ogni moderna tecnologia in grado di accertare le infrazioni e di ridurre i costi materiali legati ai tempi di rilevamento degli incidenti stradali: l’aspirazione è quella di diventare esempio di ‘migliore prassi’ nel panorama dell’Unione. Ci saranno presto nuove occasioni di confronto di respiro internazionale, tutte mirate a creare sinergie sempre più efficaci con un obiettivo comune: salvare vite sulle strade».
Il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha sottolineato che «la sicurezza stradale è un elemento imprescindibile per una comunità che voglia bene a se stessa. Va insegnata nelle scuole, affinchè ogni futuro cittadino impari sin da giovane a praticarla e rispettarla. Per questo motivo ringrazio sentitamente l’associazione nazionale Amici delle Strade, la Polizia di Stato e l’Anas Abruzzo, che hanno organizzato questa iniziativa di sicuro interesse e di alta valenza sociale». «L’Europa e l’Italia – ha aggiunto D’Alfonso – garantiscono il diritto alla circolazione, ma con il fondamentale requisito della sicurezza: un elemento che non si trova in natura, ma che dobbiamo assicurare con il coordinamento delle istituzioni preposte a questo e consapevoli che, per manutenere un’opera viaria, sono necessari investimenti e programmazione. Questo il senso della giornata sulla sicurezza di oggi: far crescere, soprattutto nei giovani, la cultura della sicurezza ed esaltare il valore e il bisogno di investimenti nella manutenzione». D’Alfonso ha poi fatto riferimento alla massa enorme di utenti che raggiungono o attraversano l’Abruzzo in ogni ora del giorno con mezzi meccanici che logorano le strade con la conseguenza che la manuteznione deve essere continua se non si vuole far deperire il patrimonio viario abruzzese.
«La nostra associazione – ha sottolineato il presidente dell’associazione nazionale Amici delle Strade Stefano Granati – è stata fondata per promuovere la cultura delle strade da tutti i punti di vista, storico, economico-tecnico, religioso e così via, ma il cardine delle nostre iniziative è certamente quello di educare i giovani ad un uso consapevole e prudente dei veicoli e delle strade per evitare i danni e il dolore prodotti dagli incidenti stradali. Sono quindi molto soddisfatto di questo evento che sarà certamente replicato in altre regioni».