Attualità

Al via i lavori di Palazzo Pica Alfieri

di Claudia Giannone

Grande presentazione per l'avvio dei lavori di Palazzo Pica Alfieri: dinanzi agli occhi del sindaco della città Massimo Cialente, di una grande folla e della ditta "Del Beato", la famiglia aquilana dà il via ufficiale alla ristrutturazione di uno degli edifici simbolo del capoluogo abruzzese danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009.

{{*ExtraImg_216537_ArtImgRight_300x183_}}Musica, ricco buffet e grandi emozioni per tutti coloro che, in un modo o nell'altro, sentono un forte legame per il palazzo che sorge nel centro cittadino: forti i ricordi nel corso della cerimonia, forti le parole di chi ha vissuto la storia dell'Aquila e dello stesso stabile.

{{*ExtraImg_216538_ArtImgRight_300x441_}}Data di scadenza dei lavori: 12 gennaio 2017. Se si rispetterà il cronoprogramma, dunque, in poco meno di due anni e mezzo la famiglia Pica Alfieri potrà ritrovare lo splendore di un tratto caratteristico del centro aquilano.

Importanti le parole del primo cittadino, che con entusiasmo presenta l'inaugurazione odierna, dopo aver guidato la stessa gru che ora sormonta il palazzo.

«Siamo tutti qui, così felici, e so come interpretare questi sorrisi. È una ripartenza simbolica: Palazzo Pica Alfieri è uno dei palazzi più cari agli aquilani, uno dei simboli della nostra città. Stiamo vivendo una crisi identitaria causata dal fatto che non abbiamo più a disposizione degli spazi collettivi in cui ci siamo riconosciuti».

{{*ExtraImg_216539_ArtImgRight_300x389_}}«In questo modo - ha proseguito il sindaco - stiamo riprendendo un altro pezzo della nostra città. Questa è la prova che saremo in condizione di ricostruire il cuore dell'asse centrale per il 2017. Possiamo aiutare così i nostri ragazzi a riconquistare la propria identità. Noi che abbiamo avuto la possibilità di vivere questa città dobbiamo andare avanti per i giovani».

E tra l'emozione e gli applausi dell'ampio pubblico presente, è il marchese Pica Alfieri, davanti alla propria famiglia, a parlare di ciò che in questo particolare momento sta provando.

«Le emozioni sono forti, pressanti, e portano con sé ricordi di dolori e triboli che abbiamo passato tutti noi. In particolare, coloro che sono scomparsi in questa città e in tutto il territorio, e ai quali dobbiamo un doveroso ricordo nel momento di celebrazione, testimone della volontà di ripresa».

{{*ExtraImg_216540_ArtImgRight_300x533_}}«Vorrei rivolgere un pensiero a tutti gli italiani. Queste opere le stiamo realizzando con il denaro degli italiani e in particolar modo degli italiani onesti che pagano le imposte, altrimenti queste risorse non ci sarebbero state. Ma il secondo pensiero - ha concluso il marchese - va a questa nostra terra: quella che è stata duramente colpita, quella che vuole risorgere, ma fa fatica».

Un altro grande passo per il capoluogo abruzzese. Un altro modo per dimostrare che, in fondo, la ricostruzione sta cercando di andare avanti, nonostante le difficoltà e i vari ostacoli incontrati lungo il proprio cammino.

Un'altra piccola speranza per tutti gli aquilani di tornare a vivere quella realtà conosciuta alla perfezione, ma strappata via con troppa violenza.

{{*ExtraImg_216541_ArtImgCenter_500x281_}}

{{*ExtraImg_216542_ArtImgCenter_500x608_}}

{{*ExtraImg_216543_ArtImgCenter_500x654_}}

{{*ExtraImg_216544_ArtImgCenter_500x281_}}

{{*ExtraImg_216545_ArtImgCenter_500x281_}}