Politica

Incarichi illegittimi alla Asl di Pescara, interpellanza del M5S

«Chiediamo al Presidente della giunta

regionale, Luciano D'Alfonso, di conoscere quali iniziative sono state

assunte per ripristinare la legalità in merito agli affidamenti di incarichi

a "coordinatori infermieristici" del personale del comparto ASL di Pescara

che risultano del tutti illegittimi».

Lo chiede il Consigliere regionale del

M5S, Domenico Pettinari, che questa mattina, in una conferenza stampa, ha

illustrato una interpellanza sull'affidamento di incarichi di coordinatori

infermieristici senza garantire procedure selettive.

Secondo la

ricostruzione tracciata dal gruppo M5S, per oltre 10 anni, la Asl, ha

ignorato le direttive e continuato a nominare coordinatori facenti funzione

(capisala) senza attivare le procedure selettive; l'incarico veniva

affidato, secondo Pettinari, per lettera e senza concorso.

«Questa vicenda

sta causando un danno alla Regione perché alcuni coordinatori facenti

funzioni, avendo fatto ricorso al Giudice del Lavoro per il riconoscimento

delle differenze economiche correlate a dette mansioni superiori, si sono

visti riconoscere giudizialmente tale diritto con aggravio di spese per

l'azienda sanitaria pescarese. Nonostante tutto, la Asl di Pescara continua

in tali irregolari utilizzazioni di personale, esponendosi nuovamente in

giudizi ad essa sfavorevoli con aggravo di spese per le casse pubbliche».

Nell'interpellanza, il Consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari,

chiede al Presidente della giunta regionale, inoltre, di sapere «se non

intenda procedere alla individuazione dei responsabili di tali illegittime

operazioni e se non intenda chiedere delucidazioni al Direttore Generale

nonché al Responsabile prevenzione della Corruzione, sulla ingiustificata

permanenza di tale situazione di illegittimità che si protrae da oltre 10

anni. Infine - conclude Pettinari - chiedo al Presidente D'Alfonso se

intenda procedere all'apertura di eventuali procedimenti sanzionatori nei

confronti dei responsabili».