
Potrebbe essere stato avvelenato l’orso ritrovato esanime vicino ad una stradina ciclabile nelle campagne di Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila, a poche centinaia di metri dalla frazione di Valle Larga. Da una prima ricognizione fatta sul plantigrado sarebbero evidenti i segni di questa prima ipotesi fatta dal Corpo Forestale, che sta effettuando i rilievi sulla carcassa.
L’orso non è stato ancora identificato, anche se pare sia un maschio. Non si tratterebbe, dunque, dell’orsa che era stata ripetutamente avvistata nei giorni scorsi nella zona.
Sul posto sono arrivati anche i veterinari del Parco nazionale d’Abruzzo e i tecnici. A ritrovare la carcassa dell’orso è stato un giovane del posto che transitava in bicicletta.
INDAGINI IN CORSO – Gli agenti del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale (Nipaf) dell’Aquila, diretti da Renato Rampini, intanto hanno provveduto a rimuovere la carcassa dell’orso marsicano, che, secondo quanto si è appreso, avrebbe pochi anni. Il corpo è stato trovato a poca distanza dal luogo in cui l’animale avrebbe trascorso la notte, vicino ad un torrente.
Tutta la zona è stata transennata dagli investigatori per permettere, domani, un sopralluogo con i cani antiveleno in dotazione al Corpo, alla ricerca di eventuali bocconi avvelenati. La carcassa è stata sequestrata e martedì sarà trasferita a Grosseto, luogo in cui verranno eseguiti esami autoptici. Sul luogo in cui il giovane orso è stato rinvenuto è intervenuto anche il medico veterinario di Pescara Luca Brugnola.
Gli investigatori del Nipaf nelle prossime ore depositeranno presso la Procura della Repubblica di Sulmona una notizia di reato nella quale, a carico di ignoti, è stato ipotizzato il reato di uccisione di animale.
NEL 2014 MORTI QUATTRO ORSI – Sono già quattro gli orsi trovati morti nel 2014 all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). Il 14 marzo, in località Sperone di Gioia dei Marsi (L’Aquila), un’orsa è stata soccorsa dal servizio veterinario del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, ma è morta poche ore dopo. Successivamente si è scoperto che era affetta da tubercolosi bovina. Il 9 giugno, a Pescasseroli (L’Aquila), in località Prato Cardoso, è stata trovata la carcassa di un orso di 15 anni, esemplare maschio conosciuto con il nome Ferroio. Il 29 agosto, a Settefrati (Frosinone), paesino della Valcomino, è morto un cucciolo di orso, una femmina di circa sette mesi. Oggi il quarto rinvenimento.
PEPE: «SIAMO PREOCCUPATI» – «Siamo molto preoccupati per la tutela dell’orso marsicano. E’ un animale identitario della nostra regione e un valore di carattere naturale che va salvaguardato», ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca Dino Pepe. «E’ una pessima notizia – ha aggiunto l’assessore – che giunge in un giorno reso ancor più triste dalla morte di tre cetacei a Vasto. Il Patom (Piano di azione per la tutela dell’orso marsicano) ci dice che ci sono una trentina di esemplari nell’area del Parco nazionale d’Abruzzo e noi supportiamo a tutti i livelli l’opera di monitoraggio e protezione effettuata dall’ente Parco, tanto che abbiamo adeguato il calendario venatorio alle esigenze degli orsi».