Politica

Tari, Tasi, Imu e Icu: la pietra filosofale è lo sgravio fiscale

«Finalmente anche a L’Aquila chi pratica il compostaggio domestico potrà accedere a uno sgravio, pari al 20%, sull’imposta per i rifiuti che attualmente prende il nome di TARI.

Il Consiglio comunale ha infatti approvato la nostra proposta in questo senso, volta a premiare le cittadine e i cittadini che, recuperando in proprio la frazione organica prodotta con la trasformazione in compost da usare come fertilizzante, contribuiscono alla riduzione dei rifiuti solidi urbani gestiti dal Comune attraverso l’ASM». Si esprime così in una nota il gruppo civico consiliare 'Appello per L'Aquila' a seguito della risoluzione sulle imposte presa ieri in ambito comunale.

«Si tratta di un primo passo in linea con la strategia Rifiuti Zero, anche se siamo ancora molto lontani dall’applicazione su tutto il territorio della tariffa puntuale - paghi in base alla quantità di indifferenziato che produci -, unico sistema in grado di incentivare comportamenti virtuosi a tutto campo da parte dell’intera popolazione: autocompostaggio, ma anche riuso dei beni e acquisti consapevoli tesi a ridurre gli imballaggi.

Misura, quella della tariffa puntuale, per il momento impensabile, visto che ancora non si riesce ad organizzare una raccolta differenziata “porta a porta” che raggiunga tutti gli utenti, nonostante i proclami di questa Amministrazione che, solo 2 anni fa, con il programma di mandato assicurava l’obiettivo 100% entro il 2013!».

«Sempre allo scopo di promuovere si legge ancora nella nota - la pratica della differenziazione, abbiamo proposto di applicare uno sgravio pari all’incremento percentuale di raccolta differenziata rispetto all’anno precedente fino a un massimo del 30%. Visto che ci attestiamo ancora per quest’anno su valori irrisori, non dovrebbe essere difficile raggiungere in futuro incrementi - e quindi sgravi - significativi, come dimostra l’esperienza di tanti Comuni. Anche qui sono state trovate le coperture finanziarie e il Consiglio ha approvato, mentre ciò non è stato possibile per gli sgravi proposti a vantaggio delle utenze non domestiche che dimostrino l’avvio al riciclo dei rifiuti assimilati prodotti, una misura volta a migliorare la corretta gestione degli imballaggi da parte dei maggiori produttori».

La TARI compone, insieme alla già nota IMU e alla TASI - che copre i servizi indivisibili di cui gode l’intera cittadinanza-, la cosiddetta Imposta Unica Comunale, la cui approvazione in Consiglio, avvenuta nella seduta odierna, è propedeutica alla discussione del Bilancio di previsione 2014 che dovrà essere votato entro il 30 settembre prossimo.

«Anche per le proposte da noi avanzate sulla TASI, il Comune ha risposto di non disporre delle necessarie coperture finanziarie. - si conclude nella nota - In particolare, avremmo voluto diminuire la quota a carico dell’utilizzatore che, per legge, deve essere compresa tra il 10% e il 30%. La proposta della Giunta, approvata dal Consiglio, stabilisce che tale quota sia pari al 30%, favorendo maggiormente i proprietari, mentre noi proponevamo il minimo consentito dalla norma, in considerazione della drammatica situazione che vivono tanti cittadini aquilani, in affitto spesso in conseguenza del’inagibilità e della mancata ricostruzione della propria abitazione o sede lavorativa, a prezzi mai calmierati e sotto la ripetuta minaccia che venga a mancare a breve il contributo di autonoma sistemazione. La misura in realtà non richiede copertura finanziaria, ma, in considerazione dell’enorme patrimonio abitativo di cui il Comune è proprietario (CASE e MAP) è chiaro che la riduzione dal 30% al 10% della quota a carico degli occupanti avrebbe inciso significativamente sulle casse comunali. Un Comune in difficoltà a riscuotere gli affitti e incapace di definire la questione delle bollette, ovvero semplicemente leggere i contatori, evidentemente non può permetterselo».