Disastro Bussi, D’Alfonso vuole i dati

2 settembre 2014 | 09:10
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Disastro Bussi, D’Alfonso vuole i dati

Ricostruire tutte le informazioni disponibili in relazione al sito inquinato di Bussi sul Tirino (Pescara), ritenuto «spazio inquinante tuttora in esercizio»: è l’intento con cui il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha richiesto dati alla Direzione Politiche della Salute presso la Regione, all’Agenzia Regionale Sanitaria e alle direzioni generali delle Asl di Chieti, L’Aquila e Pescara.

C’è l’esigenza, si legge nella direttiva riferita al terreno dove nel 2007 è stata scoperta la megadiscarica di rifiuti tossici, «di rilevare dettagliatamente la consistenza epidemiologica della zona non solo longilinea interessata dalla struttura fluviale del Pescara, ma di tutto lo spazio sociale e comunitario che ha provveduto alle proprie esigenze di attingimento idrico dal giacimento sorgivo e fluviale».

«Abbiamo l’obbligo – aggiunge D’Alfonso – di fornire ogni collaborazione avanzata per lo svelamento di ogni responsabilità penale, civile e anche di profilo sociale. Da ultimo ci occuperemo, con la collaborazione dei Geni Civili di nostra pertinenza, di ricostruire quantità e qualità degli interventi eseguiti da solerti appaltatori di natura commissariale che vogliamo sperare abbiano concorso a risolvere i problemi e non a generarli».