Politica

Riforma PA, la rabbia di Febbo

«Con una vera e propria “furbata”, avvalendosi di una norma regolamentare, la Commissione Bilancio ha licenziato il testo di Legge che prevede la riorganizzazione della macchina amministrativa regionale che però vede parzialmente accolte le nostre pregiudiziali».

Così il Consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo che aggiunge: «E’ un atto che giudichiamo negativamente in quanto da parte nostra c’era stata la massima disponibilità e collaborazione a lavorare per porre le basi ad un processo di riforma che sentiamo particolarmente vicino. Si tratta infatti di una logica conseguenza di quel processo che era iniziato con il precedente Governo di centrodestra che aveva previsto alcune modifiche importanti come la riduzione del numero degli assessori. Quindi piena condivisione se la riforma riesca a produrre semplificazione e velocizzazione dei processi decisionali con la riduzione del numero dei direttori e la nomina del Direttore generale. Da parte nostra c’è stato un ostruzionismo mirato a migliorare la Legge».

«Su tre punti – spiega Febbo – il centrodestra si era dichiarato fermamente contrario e solo due di questi sono stati accolti nel testo licenziato dalla Commissione: la riforma infatti non produrrà nessun aggravio sulle casse regionali e la nuova figura del direttore generale non sarà “sottomesso” alla Giunta regionale. Le difficoltà sono nate invece intorno alla figura del Commissario verso il quale ci siamo dichiarati contrari considerandola una vera e propria forzatura con norme non inerenti alla riorganizzazione degli Uffici regionali. Il Commissario è chiaramente una figura esterna alla struttura regionale. Non accolta in questo caso la nostra pregiudiziale anche se c’era comunque stata la massima disponibilità a lavorare su questo aspetto. Avevamo però sottolineato come sarebbe stato possibile farlo solo attraverso un apposito provvedimento, vale a dire una Legge Obiettivo regionale».

«Chiaramente – conclude Febbo – il passaggio in Commissione Bilancio non pregiudica la nostra attività di opposizione, sicuramente collaborativa come più volte dimostrato, che andrà avanti anche giovedì in Consiglio regionale».