Politica

Metanodotto a Sulmona, il no secco di D’Alfonso

«Il Governo ha come priorità quella di realizzare, in tempi ragionevoli, questa infrastruttura che dovrà essere realizzata perché dobbiamo servire il nostro Paese e l'Europa attraverso le opere di adduzione e di trasporto del gas proveniente dall'Est europeo». Così il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini sulla centrale di compressione del gas che dovrebbe sorgere a Sulmona e che fa parte del metanodotto Snam Brindisi-Minerbio.

«La nostra posizione non è un no a qualsiasi infrastruttura energetica. La Regione dice no a questa attuale allocazione, ma siamo pronti ad entrare nel merito, con il Governo e con la Snam, per cercare di trovare soluzioni alternative che rispettino i beni irripetibili del nostro ambiente e del nostro territorio».

Così, invece, il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, al termine dell'incontro a Roma, al Ministero dello sviluppo economico, con il vice ministro Claudio De Vincenti, per valutare il progetto presentato dalla Snam Rete Gas per la realizzazione e l'esercizio della centrale di Compressione gas che dovrebbe sorgere nel territorio del Comune di Sulmona, a servizio del metanodotto Snam Brindisi-Minerbo. In merito alla realizzazione di questo impianto la Regione ha chiesto alla Snam di rivedere il tracciato per evitare eventuali rischi dovuti alla natura sismica del territorio interessato. All'incontro hanno partecipato il sottosegretario all'economia Giovanni Legnini e il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli. Quest'ultimo ha dichiarato che è «interesse della Regione costituire un tavolo tra le istituzioni interessate in modo di prendere in esame tutte le possibili alternative al percorso attuale, per valutare serenamente e senza pregiudizi, nella convinzione che non si sta facendo una battaglia contro il metano».