Tasse UnivAq, «Alcune luci e molte ombre»

30 luglio 2014 | 19:03
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Tasse UnivAq, «Alcune luci e molte ombre»

«Nel corso del CdA sono stati introdotti pochissimi correttivi. Votati oggi alcuni emendamenti dell’Udu volti a non penalizzare gli studenti delle Lauree Magistrali a Ciclo Unico. Respinti però altri emendamenti, tra i quali quelli richiesti unanimemente, con il consenso di tutte le liste, dal Consiglio Studentesco. Gravissimo il voto contrario all’emendamento salva-poveri». E’ il commento a caldo dei portavoce dell’Unione degli Universitari L’Aquila dopo il CdA di oggi, che «ha approvato con 5 voti favorevoli e 4 astensioni» il nuovo regolamento tasse dell’università degli studi dell’Aquila.

«Con un atto di estrema responsabilità – spiegano i portavoce dell’Unione degli Universitari in una nota – l’Udu ha formulato un emendamento che, nell’eliminare lo scalino da 0 a 6000 euro di Isee, ovvero i più poveri in assoluto, prevedeva un correttivo dai 14 mila euro in su di Isee, che prevedeva 1 euro in più per ogni scalino di 1000 euro di Isee (da 1 euro in più di contributo con 15.000 di Isee fino ad un massimo di 29 euro in più oltre i 43 mila euro di Isee). La platea degli studenti con Isee superiore ai 14.000 euro avrebbe permesso, in una specie di piccolissimo contributo di solidarietà proposto dagli studenti stessi e pagato da loro stessi, la graduazione dei contributi per Isee tra 0 e 6000 euro. L’emendamento, lungi dall’essere un emendamento ideologico, permetteva all’Ateneo di rispettare i vincoli introdotti dalla legge 135/2012 nella fascia di reddito più bassa. Si ricorda infatti che la normativa impedisce aumenti di tasse e contributi per le fasce di reddito sotto i 40.000 euro di Isee superiori agli adeguamenti Istat. La previgente regolamentazione delle tasse dell’università dell’Aquila non prevedeva alcuno scalino iniziale, per cui l’introduzione di uno scalino oggi già sul reddito 0 introduce una violazione della legge.

Il voto contrario su questo emendamento (5 contro 4), con il voto determinante della rettrice, è gravissimo perché ingiustificato in termini di entrate (l’entrata prevista con il correttivo di solidarietà superava l’esenzione proposta) e assume una connotazione “ideologica” da parte della rettrice e dei 4 consiglieri che l’hanno sostenuta».

«E’ prevista infatti – precisano i portavoce dell’Udu – la possibilità di un abbattimento dei contributi per le fasce più povere, ma “utilizzabile” soltanto per gli studenti in corso. Scelta punitiva e per nulla incentivante visto che arriva al 30 luglio, ovvero a sessioni d’esame finite».

«Grave e ugualmente punitivo», secondo l’Unione degli Universitari, «il “criterio” per accedere agli sconti per le lauree magistrali. Sarà possibile avere esenzioni per l’accesso alle lauree magistrali solo per gli studenti che si siano laureati nella triennale al massimo entro il primo anno fuori corso. Avevamo proposto di eliminare questo vincolo o almeno di attivarlo a partire dal 2016/2017, per non punire gli studenti che sono già nel pieno del loro percorso triennale. Peraltro abbiamo sottolineato la situazione non rosea in cui versano gran parte delle lauree magistrali dell’Ateneo, che hanno quasi tutte pochissimi iscritti. Gli incentivi all’iscrizione alle magistrali riguarderà, con le limitazioni imposte dalla rettrice, pochissime persone. Il nostro emendamento serviva, oltre che a sostenere gli studenti di fronte ad una tassazione alta e senza abbattimenti all’atto delle immatricolazione alla magistrale, a sostenere quei corsi di laurea magistrale a rischio chiusura per mancanza di iscritti minimi. La scelta del CdA, anche in questo caso, rischia di essere completamente controproducente per l’Ateneo, anche in termini economici».

«Bocciata infine – sottolineano i portavoce dell’Udu – anche la proposta di un piccolo incentivo al contratto regolare per i fuori sede con Isee sotto i 21 mila euro».

«Complessivamente – commentano gli studenti – il regolamento tasse approvato presenta luci. Bene, infatti, la fasciazione tra i 6 mila e i 14 mila euro di Isee. Dai 14 ai 28 mila circa è una fasciazione accettabile per quest’anno, ma l’anno 2015/2016, con il rientro della prima rata e con la previsione inaccettabile di ulteriori 102 euro di contributi diventerà insostenibile, oltre che dai 0 ai 6000 euro di Isee, anche dai 23 ai 28 mila euro di Isee e oltre. Il tetto massimo fissato è di 1306 euro (tassa iscrizione, tassa regionale, bollo, contributi), ma solo per il 2014/2015 300euro di prima rata saranno coperti ancora dal Miur e dall’Accordo di Programma (tetto 2014/2015 1006 euro). Sugli esoneri di merito le luci sono sul sistema di sconti per CFU per gli studenti dal secondo anno in poi delle lauree e delle lauree magistrali e magistrali a ciclo unico, per i quali è prevista la tabella di sconti proposta dall’Udu. Positivi gli sconti per le matricole delle triennali (previsti con voto da 80 a 100), negativo invece il sistema di sconti per le matricole delle magistrali, che si attiveranno esclusivamente per laureati entro il I f.c. delle triennali con voto di laurea da 100 a 110 e lode (noi avevamo previsto una formulazione da 90 e senza il limite sul tempo di laurea triennale)».

«La questione tasse – aggiungono i portavoce dell’Udu L’Aquila – ha visto un duro confronto tra la rettrice e gli studenti, si poteva concludere con miglioramenti equilibrati e di garanzia per l’Ateneo per poi rinviare ad ulteriori modifiche per l’anno prossimo. Ci si poteva arrivare con il voto favorevole degli studenti e dando, per una volta, ascolto a richieste unanimi del Consiglio Studentesco perfettamente in linea con i vincoli di bilancio posti. Invece si è preferito lasciare elementi di punizione e di iniquità e approvare il testo finale con soli 5 voti (rettrice, Prof. Berti, Prof. Pisani, R.Marotta, F.Carnicelli) e 4 astensioni (gli studenti, la prof.A.Monaco e A.Robimarga). Con la scusa dei “premi” ci si è dimenticati del grandissimo ritardo con il quale si è affrontato il tema delle tasse, con gli studenti che da ottobre avevano chiesto di aprire la discussione e di coinvolgere EE.LL e Miur in questa fase transitoria. Lo sforzo degli studenti ha permesso di migliorare la proposta iniziale, ma servirà tornarci su il prossimo anno e l’Udu lo farà senza ombra di dubbio. Sarà però fondamentale che la rettrice esca dall’isolamento in cui si è rinchiusa e in cui rischia di rinchiudere l’intero Ateneo».