Attualità

Quer pasticciaccio brutto de via del Grifo

La storia dei residenti di via del Grifo, probabilmente, è simile alla storia di tanti aquilani che, davanti ad una azienda in concordato preventivo devono far fronte alla sostituzione e alle varie pressioni.

Così Vincenzo Colorizio ci racconta le vicissitudini dei

lavori di riparazione con miglioramento sismico sull’aggregato n. 6778 (quartiere S.Giusta), in cui la

la Palomar del gruppo Mantovani, in assenza di requisiti (SOA), vuole l’appalto di 5 mln di euro affidato nel 2011 alla Consta Soles SpA.

«I proprietari dell’immobile sito in via del Grifo n. 6, nel lontano 2011 commettevano tutta una serie di errori - scrive Colorizio -, anche se parzialmente giustificabili, poiché mal consigliati dai tecnici incaricati. Nella fattispecie, pur privi di qualsiasi veste legale, costituendosi il Consorzio Il Grifo solo l’8 luglio 2011, si facevano convincere dagli ingegneri che, per velocizzare l’elaborazione e presentazione del progetto, bisognava firmare subito ( in data 28 aprile 2011) una lettera di intenti indirizzata alla ditta prescelta (i tecnici dissero in assemblea che la Consta Consorzio Stabile era superiore alle 2 ditte locali).

Comunque, in quella lettera di intenti, nonostante l’ingenuità dei futuri consorziati, era chiaramente specificato che “l’incarico è sin d’ora conferito in nome e per conto del Consorzio obbligatorio che i proprietari degli immobili facenti parte dell’aggregato costituiranno ai sensi dell’OPCM 3280 dell’11.09.2009 e sarà, quindi, confermato mediante sottoscrizione di apposito atto tra il Consorzio medesimo e l’Appaltatore”.

Ebbene, questo apposito atto (contratto) non è mai stato stipulato con i proprietari degli immobili.

Purtroppo gli ignari o ignoranti consorziati, abbagliati dalle slides proiettate dai dirigenti della Consta, che mostravano immaginifici cantieri in tutto il globo acqueo, nell’assemblea del 28 novembre 2011, ratificavano, senza ulteriori approfondimenti e senza alcuna discussione, sempre alla presenza dei propri tecnici,“ il mandato alla Consta Consorzio Stabile che individuava nella Consta Soles SpA l’ impresa esecutrice dei lavori “.

Passano gli anni e nel 2013 (19 settembre) il Comune dell’Aquila erogava il finanziamento.

Purtroppo adesso inizia l’Odissea dell’aggregato n. 6778 all’insaputa dei proprietari.

Senza preventiva comunicazione al Consorzio Il Grifo, la Consta C. Stabile, il 7 agosto 2013, cedeva il ramo di azienda c.d. sismico alla Consta SpA, società che, immediatamente dopo, presentava domanda di concordato preventivo presso il Tribunale di Padova-Sezione Fallimentare e, nelle more della procedura, affittava il ramo di azienda sismico in data 15 maggio 2014 alla Palomar Srl del gruppo Mantovani.

I consorziati apprendevano queste notizie dagli organi di stampa .

I proprietari, anche se preoccupati per i ritardi di cantierizzazione, accettavano la proposta tecnica di

inviare al Comune dell’Aquila una prima richiesta di proroga inizio lavori in data 29 novembre 2013. Dopo la seconda richiesta del 7 marzo 2014, ulteriori notizie di stampa e lo slittamento di provvedimenti definitivi del Tribunale di Padova, spingevano i consorziati tutti e finalmente anche la presidente Maria Giulia Bellini,a consultare in sede assembleare alcuni professionisti legali ed infine a dare l’incarico all’avv. Fausto Corti al fine di consegnare sollecitamente un parere scritto in ordine al comportamento della Consta Consorzio Stabile e alle successive cessioni di “contratto di appalto”, peraltro mai formalizzato, stante la situazione di stallo in cui versava la ditta stessa, priva persino di un regolare DURC.

L’avvocato Fausto Corti, con parere del 7 aprile u.s., sosteneva l’evidenza della simulazione del contratto di cessione di ramo d’azienda tra il Consorzio Consta e la Consta SpA, volto a dissimulare una normale cessione di “contratto di appalto”. Cessione che quindi a norma dell’art. 1406 c.c. necessitava, per la sua stessa validità, del consenso del contraente ceduto.

Infatti, proprio per l’assenza di un regolare contratto, neppure il Consorzio Consta, nella sua istanza n.30 di concordato preventivo al Tribunale di Padova del febbraio 2014 , inseriva, tra le “ commesse ramo sismico” , il finanziamento dell’aggregato di via del Grifo tra i crediti vantati . Infatti a pag. 10 sono citate 26 stazioni appaltanti dell’Aquila e del cratere, per credito complessivo Consta vs Stazione appaltante di euro10.284.021,05 a fronte di debiti vs subapp./fornitori di euro 6.518.224,36.

Si fa presente che i crediti citati dal Consorzio Consta vanno da un minimo di euro 21.678,99 a un massimo di euro 1.279.093,58 e in tre caselle il credito vantato è pari a zero euro.

Di fronte a tali cifre di gran lungo inferiori ai 5 milioni di via del Grifo, si capisce meglio l’interesse della Consta Spa e dell’affittuaria Palomar Srl per l’aggregato 6778, pur essendo esperta quest’ultima solo in meccanica, e precisamente installazione impianti meccanici sistema MOSE.

La presidente Bellini,a conoscenza di tutto ciò almeno dai primi di aprile 2014, con il gioco delle 3 assemblee, abilmente faceva scomparire dagli ordini del giorno quello che dispiaceva al gruppo Mantovani e cioè la revoca (parere avv. Corti) e magicamente apparire l’ affidamento lavori alla Palomar ( 1^ assemblea 28 aprile , 2^ del 5 maggio e 3^ del 26 maggio). con l’aggiunta“fatta salva la verifica della documentazione mancante”(assente la certificazione SOA per l’edilizia) in base alla griglia elaborata dallo studio Millimaggi-Ricotti.

A nulla sono valse per tutto il mese di giugno le veementi rimostranze delle famiglie Colorizio e Ruffo, allegate ai verbali assembleari, le quali, con lettera raccomandata del 17 giugno u.s., chiedevano l’annullamento dell’affidamento dei lavori definitivi alla Palomar votato il 26 maggio u.s.. La proposta contenuta nella lettera, inviata anche al Sindaco dell’Aquila, all’USRA e all’ANCE , veniva respinta nell’assemblea del 14 luglio u.s. ( illegale tra l’altro per la presenza di un non avente diritto, poiché non proprietario).

Il sottoscritto Vincenzo Colorizio faceva mettere a verbale almeno 4 gravi inadempimenti della presidente Maria Giulia Bellini, in base allo Statuto Consortile, e ne chiedeva pertanto le dimissioni e la non rielezione per il prossimo trienno a causa del grave danno arrecato al Consorzio Il Grifo, come si evince dalla lettera del Comune dell’Aquila del 28 maggio u.s.,prot. 0049557 ( 300 giorni di proroga inizio lavori solo per consentire alla Consta e poi alla Palomar di sistemare le “ carte “ ).

Si tralasciano le lettere della Consta SpA (28 aprile 2014), lette dalla presidente nelle assemblee convocate lo stesso giorno o idem della Palomar (19 maggio, 24 giugno, 4 e 14 luglio),recanti offese e minacce ai Consorziati quali “riservandoci di sottoporre la sua missiva alla più approfondita valutazione dei nostri legali, ai quali abbiamo già conferito il mandato di agire..” oppure “ naturalmente la Consta e Palomar sarebbero obbligate a porre in essere delle azioni a loro tutela”,oppure “riconoscere all’Appaltatore,oltre a tutti gli ingenti (ndr. la i è stata scritta maiuscola) costi sino ad oggi sostenuti (ndr. il cantiere è sempre stato chiuso e le opere propedeutiche per il progetto sono a carico temporaneo dei progettisti). Inoltre“ ci risulta che vi siano soggetti, probabilmente legati a gruppi di aziende interessate a spartirsi i lavori già a noi assegnati (sic !), che intervengono presso i nostri Committenti facendo leva sulle loro apprensioni e sulle loro comprensibili preoccupazioni, financo rendendosi disponibili a sostenere gli oneri di eventuali contenziosi con la nostra società. Lei certamente converrà che, data la natura dei lavori di che trattasi e la provenienza pubblica delle risorse che li finanziano, i dubbi sulla liceità di siffatti comportamenti, dei quali intendiamo informare l’Autorità Giudiziaria, sono più che giustificati”.

Questa edificante predica del 28 aprile u.s. porta la firma poco leggibile di un certo Claudio Perissinotto della Consta SpA. Le lettere della Palomar, firmate da tale Francesco Benetello, sono, a mio parere, offensive nei confronti dell’avv, Fausto Corti e soprattutto degli ingegneri incaricati.

In conclusione, la presidente Bellini, dopo l’abile gioco delle 3 …, si appresta a conferire definitivamente i lavori alla Palomar( la quale ha promesso entro il 28 luglio di esibire la certificazione SOA, quella buona ereditata dalla Consta SpA), perciò ha apparecchiato per il giorno dopo la 15^ assemblea».

Il consorziato Vincenzo Colorizio, portavoce di via del Grifo.