Politica

Ricostruzione: «Il Comune non ha dimenticato le frazioni»

È stata pubblicata sul sito del Comune dell'Aquila, la determina numero 114 del 15 luglio 2014, a firma dell'ingegnere Vittorio Fabrizi, direttore del dipartimento Ricostruzione. Il documento riguarda le restanti otto frazioni del primo blocco stabilito dal cronoprogramma approvato dal Consiglio comunale del marzo 2013. Le frazioni interessate da questa determina sono: Paganica, Arischia, Bagno Grande e Ripa, Bazzano, Camarda, Civita di Bagno, Colle di Roio e Roio Piano.

«In base all'ordine stabilito per i vari comparti di ogni frazione, in applicazione della delibera di giunta numero 122/2014, viene richiesto all'ufficio speciale l'esame delle schede parametriche prima parte, al fine di poter poi erogare il 2 per cento di anticipazione e chiedere il progetto parte seconda» spiega l'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.

«Rispondiamo in questo modo - aggiunge Di Stefano - a coloro che sollevano critiche e accuse circa l'operato del Comune per la ricostruzione delle frazioni. Colgo l'occasione per ricordare che questa è un'azione d'impulso verso l'ufficio speciale, affinché i primi cantieri delle frazioni possano partire, come più volte ribadito dalla giunta e richiesto dai consiglieri rappresentanti delle frazioni».

I dati riportati negli allegati acclusi alla determina e relativi ad ogni frazione sono stati estratti dalle schede parametriche presentate da ogni tecnico incaricato e firmate dai proprietari o rappresentanti degli immobili/aggregati indicati per ogni frazione. «Detti dati - precisa l'assessore - saranno opportunamente riscontrati in sede di esame delle schede stesse e se divergenti saranno opportunamente rettificati e ricalcolati al fine di verificare eventuali spostamenti nell'ordine dei comparti».

«Siamo ormai abituati alle critiche - rileva Di Stefano - anche quando abbiamo definito l'asse centrale e avviato le prime pratiche in aperto contrasto con la volontà commissariale, le critiche disfattiste non sono mancate. Oggi invece si può notare la bontà di quanto fatto, con i tanti cantieri attivi e i primi palazzi completati. Se non avessimo avuto l'ostracismo dell'allora commissario, oggi avremmo senza dubbio maggiori risultati. Preferisco avere progetti pronti in modo da poter incalzare il governo sui relativi fondi, piuttosto che avere i finanziamenti e non avere pronti i progetti da finanziare».

«Proprio su questo fronte - conclude Di Stefano - si sta concentrando l'azione del Comune nella scrittura delle norme per la nuova legge».