Attualità

CTGS, fango «ingiusto» sui lavoratori

«Con molta preoccupazione e senso di smarrimento apprendiamo dalla stampa le gravissime accuse mosse dal Sindaco dell’Aquila rispetto a presunti sabotaggi della Funivia del Gran Sasso ad opera a suo dire di “ di quelli che stanno lassù”. Ora, [i]QUELLI CHE STANNO LASSÙ[/i] ,sono i dipendenti del CTGS, ai quali troppo spesso e con troppa superficialità vengono addossate colpe non loro». Queste le dure parole delle RSU del Centro Turistico del Gran Sasso e delle Segreterie Provinciali FILT-CGIL, UILT-UIL e UGL.

« Qualcosa non torna. - si legge ancora nella nota - Qualche dubbio ci assale sulle reali intenzioni dell’ennesima campagna diffamatoria verso coloro che si sforzano, tra mille difficoltà, di far continuare a vivere la stazione.

Quali prove ha in possesso il sindaco per affermare che di sabotaggio si tratta. Quale è, se esiste, la relazione tecnica che afferma questo. Come è possibile che la Funivia è regolarmente aperta al pubblico ed in esercizio se solo vi fosse il minimo sentore di tanto pericolo?».

«Noi naturalmente diamo credito a quanto ai dipendenti risulta evidente, e cioè che nessun sabotaggio sia stato messo in essere ma di un semplice problema tecnico si sia trattato. Problemi che ovviamente nella quotidianità il personale del CTGS è tenuto ad affrontare e risolvere. Problemi che mai hanno impedito il regolare funzionamento in sicurezza delle strutture, rispetto alle quali come ovvio i primi che vi affidano la loro incolumità sono i dipendenti stessi del CTGS. Non vorremmo che l’ennesima campagna diffamatoria verso gli incolpevoli dipendenti del CTGS celi altri interessi e manovre. Non vorremmo che si tentasse di dimostrare che solo l’intervento esterno, di improbabili benefattori, possa risollevare le sorti dell’azienda».

«Non vorremmo - si conclude nella nota - che in questa fase storica, dove finalmente si intravvedono le possibili soluzioni ai limiti ed inefficienze del complesso, si cerchi di dimostrare che altri possono e debbano occuparsi del rilancio della montagna aquilana. Noi continuiamo a credere che il personale del CTGS meriti rispetto per i livelli di sicurezza garantiti nel tempo, e soprattutto per essere riusciti, nonostante tanti si siano adoperati per infangarne la professionalità e la dedizione all’azienda, a garantire nonostante periodi di assoluta “assenza” di gestione il regolare svolgimento del loro compito.

Se gli elementi in possesso del Sindaco sono cosi certi ci aspettiamo che chi di dovere trovi e punisca i responsabili, allo stesso modo se di illazioni e fango si tratta le SCUSE sarebbero la misura minima da pretendere».