Cronaca

Alimenti per neonati, corruzione in Abruzzo

Dalle prime ore della mattinata, i Carabinieri del Nas di Pescara, con il supporto di militari dell'Arma territoriale stanno eseguendo in 8 province di 4 Regioni d'Italia (Lazio, Abruzzo, Puglia e Lombardia) 5 misure cautelari agli arresti domiciliari e 10 decreti di perquisizione, emessi dalla Procura della Repubblica di Chieti.

«L'attività investigativa - si legge in una nota - ha consentito di smascherare gli illeciti comportamenti di un medico primario universitario e quattro rappresentanti di due note aziende produttrici di alimenti per l'infanzia che avevano posto in essere atti corruttivi».

Le intercettazioni video-ambientali, secondo l'accusa, hanno permesso di appurare episodi di corruzione realizzati dal professore con il concorso di rappresentanti di aziende produttrici di integratori e alimenti per neonati. Il medico, all'atto delle dimissioni dei pazienti prescriveva o indicava ai genitori i prodotti delle due aziende che incrementavano le vendite, ricompensando il sanitario con provvigioni in denaro o altri benefici. Lui è Giuseppe Sabatino, primario di neonatologia al Colle Dell'Ara di Chieti e quattro rappresentanti di due note aziende produttrici di alimenti per l'infanzia. Si tratta di Marco D'Errico di Roma, ma originario di Lecce, Gabriele Bellia di San Vittore Olona (Milano), oltre a Luigi Leccese e Antonio De Panfilis, entrambi pescaresi. Denunciati altri 10 medici, di varie località italiane (province di Taranto, Bari, Potenza, Pescara e Teramo), a carico dei quali sono stati raccolti elementi che sono oggetto di ulteriori accertamenti, per valutare responsabilità nei loro confronti con il concorso degli agenti di zona.

Denunciati altri 10 medici, di varie località italiane (province di Taranto, Bari, Potenza, Pescara e Teramo), a carico dei quali sono stati raccolti elementi che sono oggetto di ulteriori accertamenti, per valutare responsabilità corruttive nei loro confronti con il concorso degli agenti di zona.

Le perquisizioni domiciliari hanno consentito di sottoporre a sequestro pc e documentazione d'interesse investigativo al vaglio dei Carabinieri del Nas di Pescara.