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«2 miliardi per famiglie, imprese e occupazione»

L'Abruzzo potrà disporre, per i prossimi 7 anni, di circa due miliardi di euro spendibili per le famiglie, le imprese e l'occupazione. E' quanto emerso oggi da una conferenza stampa che si è tenuta all'Aquila a margine del tavolo partenariale riunito per discutere della programmazione dei fondi strutturali Fse e Fesr 2014/2020.

I punti strategici sono stati illustrati dal consigliere Camillo D'Alessandro, delegato dal presidente della giunta, dall'assessore alle Politiche sociali Marinella Sclocco, dall'assessore alle Attività produttive Giovanni Lolli e dall'assessore all'Agricoltura Dino Pepe.

L'obiettivo, come si legge in una nota diffusa dalla Regione, «è una programmazione unitaria regionale».

I fondi Fse disponibili sono pari a 101,4 milioni, mentre i fondi Fesr ammontano a 167,5 milioni di euro, per un totale di 268,9 milioni di euro.

{{*ExtraImg_208117_ArtImgRight_300x192_}}Sette gli obiettivi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (16 per cento delle risorse); diffusione dei servizi digitali (7 per cento); competitività del sistema produttivo (33 per cento); promozione di economia a bassa emissione di carbonio (5 per cento); tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali (11 per cento); inclusione sociale e sviluppo urbano sostenibile (11 per centc); assistenza tecnica (4 per cento).

Questi obiettivi concorrono a definire due strategie: aree interne e sviluppo urbano integrato.

A questi si aggiungono circa 432 milioni di euro derivanti dal Feasr per l'agricoltura, come ha sottolineato l'assessore Pepe, più un miliardo di euro derivante dal nuovo Fas, Fsc (Fondo sviluppo e coesione).

La Regione si propone di illustrare, «in coerenza con una impostazione unitaria della politica regionale, le linee di intervento prioritarie per l'utilizzo delle risorse comunitarie nel prossimo settennio».

{{*ExtraImg_208118_ArtImgRight_300x192_}}«Una regia unica - ha commentato Camillo D'Alessandro - con obiettivi chiari, che porrà fine ad una distribuzione a pioggia delle risorse e richiederà uno sforzo straordinario di questa amministrazione in tempi ristretti dettati dall'agenda della Commissione europea».

Gli assessori hanno sottolineato, inoltre, come «esista una massa importante di risorse non spese della vecchia programmazione che rischiano di finire in disimpegno se non utilizzate entro 18 mesi». Sono state evidenziate «forti criticità in agricoltura, dove restano da impegnare 50 milioni di euro», 11 milioni per lo sviluppo regionale come evidenziato dall'assessore Lolli e altri 11 sulle politiche sociali, come ha spiegato oggi l'assessore Sclocco.

{{*ExtraImg_208119_ArtImgRight_300x192_}}Il prossimo 8 luglio verranno illustrate, invece, le osservazioni che arriveranno nei prossimi giorni dal partenariato, cui seguirà un approfondimento politico per arrivare alla definizione di una bozza ultima entro il 18 luglio, tenendo presente la data del 22 luglio come termine ultimo fissato dall'Unione europea, per la presentazione, con esplicita indicazione dei programmi operativi.