Marsica

Mundial, il kit per la partita perfetta

di Gioia Chiostri

Anche il marsicano doc accusa i classici sintomi da febbre da Mundial. Pallore biancastro sul viso, gote rosse, una lingua tutta verde e occhi fin troppo azzurri. Il sangue ribolle nelle vene al solo ascolto della parola ‘rigore’. Urge un rimedio efficace, sperimentato e comprovato. La cura? Questa volta la dà uno specialista insolito, che si nidifica nell’anima stessa di una città. La ricetta del medico, accreditato da poco in realtà, che di nome fa Bar e di cognome Pub, propone, per alleviare i sintomi da tifo compulsivo, una full immersion in quella che è la nuova mondanità targata Nazionale.

Venerdì prossimo, in occasione dell’atteso match Italia – Costa Rica, alle ore 18 in punto, si prevedono scintille tricolori. I bar di Avezzano si stanno preparando per accogliere nel migliore dei modi la platea marsicana. Ma dato che le controindicazioni devono essere sempre interpretate, in qualsivoglia medicinale consigliato, ne chiediamo gli effetti ad un esperto della situazione, titolare di uno dei bar avezzanesi più in voga del momento. Lui è Stefano Di Pangrazio e il bar è lo St’Art 54.

«Sabato scorso, nonostante il leggero maltempo, i bar di tutta la città di Avezzano hanno deciso di proiettare la partita sul maxi schermo all’aperto. Una scelta che ha riguardato l’80 per cento dei locali della zona, ma che è stata ‘pagata’ dai vari proprietari in quanto per le strade cittadine di gente ce ne era ben poca. La pioggia non ha fermato, di certo, il tifo, ma l’uscita serale sì. Le varie comitive hanno deciso, infatti, di gustarsi la partita che, per giunta è andata in onda anche in tarda serata, a Mezzanotte, stando comodamente seduti in un grottino di qualche abitazione familiare. Per venerdì, invece, l’orario di trasmissione della partita va a maggior vantaggio dei vari bar della zona. Alle 18 in punto sarà possibile organizzare qualcosa di veramente spettacolare, offrendo, magari, ai tifosi un aperitivo cenato a tema».

Lo St’Art 54, ad esempio, propone un aperitivo di accompagnamento al trambusto calcistico e la visione in diretta su maxi schermo della partita. «Adesso stiamo solo scaldando i motori. La vera notte da Mondiale si avrà se l’Italia si dimostrerà all’altezza della competizione. E’ dura salire sulla cima del monte, ma il gioco è buono. Venerdì i bar saranno sicuramente più attrezzati rispetto al sabato ‘notturno’ appena trascorso e costituiranno, a mio avviso, la meta prediletta di molti giovanissimi. Stare insieme guardando una partita di calcio è, [i]tout court[/i], il modo migliore per passare la spugna sui vari impegni universitari e scolastici. Si tifa per la squadra del cuore nel proprio locale preferito: si può volere di più?».

«Il Comune di Avezzano – anticipa a IlCapoluogo.it Stefano – allestirà agli ottavi di finale un maxi schermo in piazza Risorgimento. Sarà un modo per riunire in un solo posto tutte le generazioni della città». Il tempo non è dei migliori, questo è certo, ma l’armonia di fondo e la condivisione di semplici momenti strappano alla pioggia tutto il suo carattere di negatività, facendola diventare una sorta di ironico ‘filo conduttore’ per questi mondiali appena cominciati. Basta un semplice evento nazionale, in fondo, per riaccendere il tessuto connettivo di un paese.

Il [i]backstage[/i] per il tifo perfetto è pronto. Si attende solo il fischio d’inizio. Nella testa lo schema di gioco, nel cuore la voglia di un goal. Un portiere a proteggere il fortino della propria ‘comunità’, difensori monoliti, a mo’ di mura di Troia, contro i predatori stranieri. Attaccanti agguerriti, pronti a sacrificarsi, e centrocampisti altruisti. L’Italia amministrativa faccia da specchio alla Nazionale, non la guardi solamente giocare.

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