Cronaca

Marchetti: ‘Il mio mestiere è fare progetti’

«Sono a disposizione della magistratura, non ho altre informazioni, aspetto di sapere» questa la dichiarazione rilasciata dall’ex vice commissario ai Beni culturali del dipartimento della Protezione civile nazionale, Luciano Marchetti, a dicembre del 2013, cioè all’indomani della pubblicazione degli indagati da parte della Procura, nell’ambito dei lavori di puntellamento e rifacimento dell’immenso patrimonio immobiliare di proprietà della Curia al quale ha partecipato anche la Soprintendenza.

«Come vice commissario – aveva detto Marchetti – la mia attività ha avuto il plauso della Corte dei Conti che non ha formulato alcuna osservazione. Non ho partecipato alle gare e gli stessi puntellamenti sono stati seguiti dal Comune. Come privato, ho partecipato a varie gare senza vincerne alcuna. Mi sento più vittima che un soggetto che ne ha potuto trarre benefici. Ho avuto come privato un solo incarico come direzione dei lavori in una casa canonica della Curia, dove peraltro è ancora tutto fermo in attesa dell’arrivo dei fondi. Un’altra gara, quella per la chiesa di San Silvestro, l’ho persa. Come vede non sono bravo a organizzare gare, il mio mestiere è fare progetti».

Oltre a Marchetti, nella lista degli indagati una serie di imprenditori e tecnici: l’aquilano Graziano Rosone, Filippo Marchetti, Giuseppe Di Girolamo, Andrea Giampaolo e Aureliano Romiti.

Tra gli indagati e oggi agli arresti con Marchetti, anche la dipendente del Mibac, Alessandra Mancinelli. L’attività di investigazione del Nucleo di polizia tributaria della Fiamme gialle dell’Aquila e degli agenti della Squadra mobile non era finita e gli investigatori avevano chiesto e ottenuto una proroga di altri sei mesi delle indagini.