Attualità

Cani abbandonati in superstrada

di Maria Filieri

L'estate si avvicina e con essa le vacanze e le partenze.
Sembra impossibile ma anche quest'anno siamo costretti a raccontare la solita tristissima storia degli abbandoni dei cani.

Siamo sulla superstrada che collega la valle del Salto alla zona di Rieti (la strada regionale 578 Salto Cicolana - SR 578) e, purtroppo, anche quest'anno è ricominciato il fenomeno dell'abbandono dei cagnolini che ogni anno vede protagonisti di questo triste destino circa 20 animali.

«In questo periodo dell'anno - ci racconta Francesco Ferraresi, proprietario insieme a suo fratello del bar di Oiano nella piazzola di rifornimento della superstrada da oltre 17 anni, - ricomincia il fenomeno dell'abbandono dei cagnolini sulla superstrada. Ogni anno siamo costretti ad affrontare questo fenomeno che peggiora con gli anni. Questi poveri animali abbandonati e frastornati si riconoscono perché brancolano in mezzo alla strada confusi e timorosi.

Ogni anno ci troviamo di fronte agli animali vagabondi sulla strada che non sanno dove andare e che finiscono puntualmente investiti dalle auto». Continua Francesco che, ci racconta, proprio in questi giorni ha dovuto chiamare l'assistenza sanitaria per un cagnolino di mezza taglia che «è stato abbandonato ed investito da un'auto, senza danni irreparabili per gli automobiliosti, e, per fortuna, è sopravvissuto. Abbiamo chiamato i sanitari per soccorrerlo e il veterinario ha rilevato il micro CIP. Era stato abbandonato sulla superstrada e i padroni sono stati rintracciati come residenti a Roma».

Alcune persone, infatti, dimenticano che gli animali domestici sono iscritti all'anagrafe canina dai veterinari della Asl che inseriscono alla nascita il microchip sottocutaneo. Risulta inutile, quindi, la rimozione del collare prima dell'abbandono poichè ogni animale è riconoscibile dal proprio microchip.

L'abbandono di un cane è punito secondo la legge 189 del 2004 che modifica l'art. 727 (Abbandono di animali) del Codice penale che stabilisce che "[i]chiunque abbandoni animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro[/i]".

Ogni anno si registrano centinaia di incidenti stradali causati da animali abbandonati o randagi, che portano ad un pesante bilancio delle persone ferite o che addirittura perdono la vita. Chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un reato penale (legge 189/2004), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo.

«Abbiamo riscontrato - conclude Francesco - che i cani abbandonati sulla superstrada vengono un po' dappertutto ma in particolare dalla zona di Terni e di Roma. Negli ultimi anni il fenomeno è aumentato vertiginosamente.
Quando ci accorgiamo della presenza di questi poveri animali avvisiamo subito le autorità competenti nella speranza di evitare situazioni pericolose per la sicurezza degli animali e degli automobilisti».