Attualità

Gioie e gioielli dall’antico Egitto

di Annamaria Coletti Strangi*

Parte terza.

Egitto

{{*ExtraImg_204130_ArtImgCenter_500x411_}}Collana monetale a quattro fili di maglia raddoppiabile, con monete da Nerva a Vitellio, del IV sec. d.C., in Egitto

{{*ExtraImg_204133_ArtImgCenter_486x500_}}Splendida collana aurea monetale, eccezionalmente ben conservata, da Abukir, Alessandria, del III secolo d.C, oggi all’Atkins Museum of Fine Arts di Kansas City.

E’ composta da una doppia catena a maglia multipla con infilati undici medaglioni. Ogni aureo ha cornici differenti, in opus interrasile, degli imperatori Adriano (in due esemplari), A. Pio, Faustina Maggiore e Minore, Pertinace, Caracalla, Macrino, Eliogabalo e Gordiano.

Nella chiusura c’è un aureo, più piccolo, di Severo Alessandro.

I Parigi, Cabinet des Medailles

Dal tesoro di Naix aux Forges

III sec. d.C.

{{*ExtraImg_204134_ArtImgRight_388x521_}}Collana in oro non completa. Ha due cammei con Giulia Domma e Minerva e quattro monete di Adriano, di Settimio Severo, di Caracalla e di Geta con cornici a intaglio, in opus interrasile. Fu rinvenuta nel tesoro di Naix-aux-Forges (antica Nasium), occultato nella seconda metà del III secolo d. C. e scoperto nel 1809 con millecinquecento monete d’argento, otto collane in oro e pietre preziose, cinque anelli d’oro e sei d’argento, un gomitolo di filo d’oro, un lingotto d’argento, uno stilo di avorio e una statuetta di Esculapio in pietra.

Collana del I-II sec. d.C., in oro a quattro fili di maglia multipla con pendente a forma di lunula (Londra, British Museum).

{{*ExtraImg_204137_ArtImgLeft_346x519_}}Splendida collana con un importante pendente, una lunula o crescente, guarnito da roselline, frequentissimo nell’oreficeria non solo romana, che si perpetuerà nei secoli.

Hawara, Egitto

{{*ExtraImg_204147_ArtImgLeft_295x500_}}Ritratto di donna, degli inizi del II secolo d. C. (oggi a Londra, alla National Galery). Da notare i pesanti orecchini ed in particolare la collana d’oro con un pendente scorrevole a forma di lunula.

La dama ha al collo un esemplare identico a quello della foto precedente. Plauto (epid. 639-640) offre una testimonianza sulla lunula, ovvero il crescente, che era noto già in età ellenistica con funzione di amuleto: “Non ricordi che ti portai un crescente d’oro ed un piccolo anello da metterti al dito per l’anniversario della tua nascita?”.

Raro esemplare di reticella per capelli, oggi a Roma, al Museo Nazionale Romano Reticulum aureum

{{*ExtraImg_204149_ArtImgCenter_500x388_}}« E già (Abinna) faceva l’atto di alzarsi, se non che, trasmesso un segnale, tutta la servitù chiamò quattro e più volte Fortunata. Così ella giunse con la veste tenuta su da una cintura giallina, che di sotto le spuntava la tunica color ciliegia e gli anelli le si vedevano alle caviglie e le alte scarpe di pelle bianca trapunte d’oro…Giunse così il momento che Fortunata si sfilò dalle braccia cicciose, i braccialetti e li porse a Scintilla da ammirare. Infine si tolse anche i periscelidi e la reticella aurea, che, diceva, era d’oro puro». Petronio (67,4-6)

{{*ExtraImg_204154_ArtImgCenter_500x322_}}A differenza delle molte fibulae, pratiche quanto modeste, questa è una magnifica spilla con grande zaffiro à cabochon con granati e paste vitree del I II sec. d. C., Russia, oggi a Berlino

[i]*docente presso l'Università degli studi di L'Aquila.[/i]