Politica

#Europee2014, «Una speranza per L’Aquila»

«La vittoria schiacciante del Pd ci dà la speranza che si possa cancellare in Europa la vergogna del tetto del 3 per cento sulle spese per le calamità naturali che poi, per noi, rappresenta la certezza della ricostruzione». Lo ha detto il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, commentando il risultato del Pd alle consultazioni europee.

«La grande affermazione del Pd - ha aggiunto il primo cittadino della capoluogo d'Abruzzo distrutto dal sisma del 2009 - mi ridà speranza che se si fa politica seriamente si possono battere i populismi e avere riscontri da parte dei cittadini che hanno detto 'basta populismi' e che hanno bocciato chi ha governato male negli ultimi venti anni. Ora vedo la strada delle riforme in discesa per far tornare l'Italia un paese normale».

In merito alla flessione in termini di affluenza al voto alle Europee di circa il 7 per cento che si è verificata nel Comune dell'Aquila, il sindaco ha sottolineato di ritenere che «sia stato un errore del Pd non aver presentato un candidato abruzzese alle elezioni Europee». «Oltretutto - ha aggiunto - nel nostro territorio non c'è stata campagna elettorale».

Secondo i dati finali dell'affluenza forniti dalla struttura della Regione Abruzzo, a livello comunale ha votato il 57,51 per cento degli aventi diritto, a livello provinciale il 59,26 per cento a fronte del 64,13 per cento globale in Abruzzo, alla luce di una media nazionale di circa il 58,69 per cento.

«Non c'è una disaffezione verso l'Europa - ha aggiunto Cialente - nei casi in cui c'è stato il candidato, vedi Tsipras con l'aquilana Bonanni, c'è stata una risposta».

Cialente ha inoltre sottolineato «la contraddizione tra la mancanza di una figura abruzzese e il fatto che il futuro dell'Aquila è legato alle decisioni comunitarie, in particolare alla cancellazione del tetto del 3 per cento per le spese effettuate in caso di calamità naturali». «Questi errori - ha concluso - spiegano un po' di delusione che ha portato gli aquilani a votare di meno alle Europee».