
«Grande vittoria per l’Udu L’Aquila alle elezioni universitarie». A comunicare il successo sono gli stessi studenti dell’Unione degli Universitari.
In particolare, sottolineano i portavoce dell’Udu in una nota, «l’Udu L’Aquila ha conquistato due posti su due al Cda dell’Università, due posti su due al Cda dell’Adsu, due posti su due al Cus, un posto su uno alla Cru, tre posti su quattro al Senato Accademico e ben ventiquattro posti su ventisette al Consiglio Studentesco». «Con un consenso del 70 per cento, fino al picco che si registra sul Cda dell’Adsu, che è di ben il 75 per cento – prosegue la nota – l’Udu L’Aquila si conferma, quindi, ampiamente prima lista nell’Ateneo Aquilano». «L’Udu – rilevano i portavoce dell’Unione degli Universitari – conferma i 2400 voti delle elezioni di due anni, fa mentre Lista Aperta insieme ad Azione Uniersitaria non riesce a raggiungere i mille voti in nessun organo, partendo da un dato del 2012 che dava le due liste, se sommate, a circa mille e trecento voti». «Questo risultato – concludono i portavoce Udu – è chiaramente frutto della costante presenza sui temi universitari, dalla didattica al Dsu, fino alle tematiche cittadine su mobilità e residenzialità. L’enorme consenso rafforza le vertenze dell’Udu in ateneo, in città e verso la regione».
Ben diversa è l’analisi di ‘Lista Aperta – Azione Universitaria‘, secondo cui «le elezioni del 14 e 15 maggio hanno portato per Lista Aperta ottimi risultati». «Stavolta – argomentano i portavoce della lista in una nota – è mancato un soffio per raggiungere la sinistra universitaria, perché solo 200 preferenze avrebbero permesso a ‘Lista Aperta – Azione Universitaria’ di ottenere lo stesso numero di seggi dell’Udu, che nei consigli non sarà più sola. Questo forse permetterà di risolvere il primo dei problemi inerenti la rappresentanza, cioè il dilagante assenteismo». «Quest’anno – prosegue la nota – ‘Lista Aperta – Azione Universitaria’ è riuscita ad accaparrarsi la fiducia di 1003 elettori, pur avendo un numero minore di candidati. Il noto metodo usato dal sindacato per riempire le liste ha garantito comunque la vittoria della sinistra universitaria, ma, soddisfatti del risultato, teniamo a ringraziare tutti gli elettori che ci hanno permesso di ottenere diversi seggi nei Consigli di Dipartimento, tre seggi nel Consiglio Studentesco e un seggio nel Senato Accademico assegnato a Francesco Santori. Grazie a voi avremo la possibilità di influire maggiormente sulle questioni universitarie, sensibilizzando i senatori e i consiglieri su nuove e diverse problematiche, escludendo ideologie preconcette. Sarà agevole tenere sempre presente gli interessi di ogni singolo studente dal momento che gli eletti nei Consigli di Dipartimento frequentano le facoltà più disparate e sono sempre presenti in università e reperibili nell’aula rappresentanti di Coppito 1».