Bizzarri: «Dislocare scuole vicino a strutture sportive»

16 maggio 2014 | 13:12
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Bizzarri: «Dislocare scuole vicino a strutture sportive»

di Alessia Lombardo

Valorizzare al meglio le strutture sportive presenti nel capoluogo aquilano, cercando di effettuare una ricostruzione intelligente capace di avvicinare anche fisicamente il mondo dello sport al mondo della scuola e dell’università.

Il presidente del Cus Francesco Bizzarri, a poche ore dalla partenza per Milano con i suoi ragazzi per i campionati universitari nazionali, sottolinea l’importanza di una ricostruzione utile sia dal punto di vista sportivo che sociale, soffermandosi sul nuovo stadio di atletica di Piazza d’Armi ‘Isaia Di Cesare’.

«Si è giunti a una fine parziale: è stata inaugurata pista con una parte di tutta la zona – ha detto sul neo stadio di atletica – la pista è bellissima, sappiamo quanto è costata perché stato detto (1.057.897,05 euro più IVA ndc) e naturalmente sappiamo quelli che saranno i costi della manutenzione perché quella pista avrà una manutenzione abbastanza alta».

«Mi auguro che non solo le società di atletica possano gestirla, ma che si possa fare un pool che coinvolga l’ università e perché no anche il Cus per la gestione di questa struttura», ha aggiunto.

Sulla ricostruzione intelligente il presidente Bizzarri ha portato come esempio i Paesi del Nord Europa, Germania compresa dopo la caduta del muro di Berlino.

«Si tratta di un lavoro che ho portato tempo fa a un convegno dove si parlava di sport e quali prospettive viste purtroppo le carenze e le difficoltà economiche dello sport e delle società – ha spiegato – a L’Aquila dobbiamo ricostruire e bisogna pensare alla necessità, allora si può spostare e dislocale scuole e metterle più vicine possibile con le strutture. La stessa Piazza d’Armi bisognerebbe farla usare e gestire in questa logica per pensare a ravvicinare scuole e strutture».

«La cosa non sarebbe sbagliata, come stanno facendo soprattutto nel Nord Europa esempio Finlandia e Svezia dove stanno riprogettando – ha concluso – guardando alla stessa Berlino dopo la caduta del muro, quando hanno ricostruito i quartieri hanno ricollocato le scuole vicino alle strutture sportive».

L’avvicinamento fisico di scuole a strutture sportive agevolerebbe genitori e figli negli spostamenti.