Attualità

Don Chisciotte dichiara guerra alle nudità

Signore, abbiate pazienza se ogni tanto torno a scocciarvi. Non riesco a capire alcuni sprazzi di idee di Don Chisciotte. A volte parla di sventrare il Piazzale della Fontana Luminosa. Altre volte parla di creare una rimessa a diversi piani sotto al Castello. Inoltre, non si sente più parlare delle casette di legno, del recupero di Piazza d’Armi, di nuove iniziative e di programmi. Regna nella casa comunale un’aria stagnante, oserei dire pesante, mossa solamente dall’interesse per le voragini apertesi sotto alla fontana. Non ditemi che si è votato all’archeologia?

[i]Carissima, mi sembra di ricordare che eri abbastanza brava in latino e, quindi, ricorderai questa bella e significativa frase di Seneca: "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare". Bene, il caro Don Chisciotte si è calato perfettamente in questa situazione. Si muove dove possa soffiare il vento, verso quei poli che producono idee e progetti esclusivamente politici. Una volta si diceva “sull’onda dei venti dell’est”. Oggi si preferisce dire a seconda degli influssi dei vortici emiliani”. Non ci sono altre ragioni. Un piccolo dubbio, comunque, comincia a serpeggiare nell’animo degli aquilani. Esistono diverse correnti di pensiero. Preso dagli ultimi avvenimenti scolatici, relativi a quell’insegnante che ha osato parlare agli alunni dei problemi dell’omosessualità, ha pensato bene di prendere in esame le nudità delle ragazze che sostengono la conca della Fontana Luminosa per farle rimuovere, in quanto scioccante visione oscena per gli occhi dei ragazzi che, detto tra noi, hanno visto ben altro per la strada, al cinema e alla televisione. Non credo, però, che questa possa essere l’idea giusta. Forse vorrebbe rimuovere una delle tre palle che, l’arguto Di Girolamo, in una bellissima poesia dell’epoca della costruzione della fontana, una particolare appendice in più, una specie di ernia non consona alla normale maschilità. Neppure questa idea mi sembra possa godere di un minimo di credibilità. Per quanto riguarda l’ipotesi di una propensione verso l’archeologia, credo proprio che non possieda questa versatilità, altrimenti avrebbe fatto immediatamente le opportune ricerche per ritrovare la sorgente adiacente a Porta Barete. Non credo neppure che possano essere stati ordinate segrete indagini, onde conoscere le condizioni del sottosuolo per la costruzione del parcheggio interrato di recente invenzione. L’idea, però, non sarebbe malvagia. Sembrerebbe che nel sottosuolo della fontana debba esiste una caverna, il cui piano d’appoggio dovrebbe essere situato allo stesso livello della sottostante statale. Basterebbe riempirlo con una colata di cemento per creare un parcheggio coperto per una migliaio di macchine. Neppure questa ipotesi gode di credibilità, perché siamo in piena campagna elettorale e, in questo periodo, i rappresentanti politici gareggiano per conquistare il primato della bufala più grande. Una corrente di pensiero sta prendendo seriamente piede tra gli aquilani. Cominciano a crederci quasi tutti, tranne qualche ostinato fedelissimo. Qualche sera fa ho avuto modo di ascoltare alcune persone anziane, le cui opinioni appaiono degne di attenzione, che Don Chisciotte voglia demolire la Fontana Luminosa, solamente perché essa è l’espressione di una buona opera realizzata “dal regime” e, perciò, costituisce un metro di giudizio per le opere pubbliche realizzate nel passato e quelle, non realizzate, nel presente. Perciò, all’insegna della storia e dell’economia “delenda Fontana Luminosa”. In questo modo si recupereranno spazi e volumi per il parcheggio interrato; risparmio dell’acqua che sarà distribuita al centro storico disabitato e una migliore visione paesaggistica del Gran Sasso d’Italia[/i].

Signore mio, se queste sono le ragioni di così grandi e oculati interventi da realizzare con i fondi della ricostruzione, richiamate pure la mia anima accanto a Voi, tanto non avrò il tempo materiale per assistere alla ricostruzione della mia modesta casetta in pieno centro storico. E così sia.