Marsica

25 aprile ad Avezzano

Festa del 25 aprile all’insegna dell’unità, per «camminare insieme sulla via maestra della Libertà, superando questa fase difficile per il Paese dove si intravedono i primi segnali di ripresa. Oggi, giorno del 69° anniversario della Liberazione, una conquista frutto di sacrifici e rinunce dei nostri predecessori che aprì la strada alla rinascita del Paese», ha ricordato il sindaco, Gianni Di Pangrazio, dopo la deposizione e la benedizione delle corone d’alloro poste ai piedi dei monumenti ai caduti di tutte le guerre e agli alpini, «abbiamo il dovere di marciare insieme, stare vicino a chi soffre di più gli effetti della crisi: lo dobbiamo ai nostri figli e a tutti quelli che in quegli anni lottarono per la libertà e la rinascita dell’Italia e della nostra amata Città».

Sacrificio che sfociò in un grande onore per Avezzano, insignita della medaglia d’argento al valore civile.

«Oggi che il governo sembra andare finalmente nella direzione giusta, mentre stanno arrivando anche altri segnali di positività dai mercati e dalle agenzie di rating», ha aggiunto il primo cittadino, con al fianco autorità civili, militari e religiose, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, associazioni di volontariato e tanti cittadini, «non c’è spazio per i gufi o per chi vagheggia secessioni».

Uniti per la libertà e lo sviluppo, quindi, senza lasciarsi tentare da qualche sconsiderato che, ha ricordato Di Pangrazio citando la drammatica odissea del popolo ucraino a un passo dalla guerra civile, agita bandiere che guardano al passato.

Al sindaco sono andati i ringraziamenti del capitano Floriano Maddalena, che a nome delle associazioni combattentistiche e d’arma, ha sottolineato il grande impegno e l’incessante attività dell’Amministrazione per favorire lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche, in particolare quelle patriottiche, in onore delle tante persone che sacrificano la propria vita per la Libertà. Ad animare la manifestazione, che ha mosso i primi passi da via Cavalieri di Vittorio Veneto, è stata la banda dei leoncini d’Abruzzo di Pescina.

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