Ambasciatori a L’Aquila per ricordare le vittime del sisma

7 aprile 2014 | 20:33
Share0
Ambasciatori a L’Aquila per ricordare le vittime del sisma

Stracolma la basilica di San Giuseppe Artigiano, incantata dalla luce soffusa di sei candelabri fatti realizzare da Jean Paul Troili, in occasione di uno degli eventi più attesi a L’Aquila per le celebrazioni del 6 aprile. A cantare per ricordare le vittime sono state le Consorti degli Ambasciatori d’Italia, accompagnate da dodici studenti del Conservatorio dell’Aquila e dirette da Nancy Romano, in una straordinaria ed emozionante esecuzione dello [i]Stabat Mater[/i] di Pergolesi, alla fine del quale è stato chiesto di non applaudire perché fossero solo il silenzio e la musica a ricordare i morti.

{{*ExtraImg_195409_ArtImgRight_300x225_}}Introdotti dall’organizzatore dell’evento, Riccardo Tordera Ricchi, sono giunti all’Aquila ben dieci ambasciatori stranieri, tutti scortati con misure di sicurezza che ricordavano il G8. In prima fila l’ambasciatore d’Israele Naor Gilon e la signora Orly, l’ambasciatore del Giappone Masaru Kohno con la signora Noriko, l’ambasciatore del Kazakhstan Andrian Yelemessov e signora, l’ambasciatore di Georgia Karlo Sikhurlidze e la signora Eka, l’ambasciatore d’Iraq Sawad Barzani, l’ambasciatore del Pakistan Tehmina Janjua, il ministro plenipotenziario di Germania Martina Nibbeling-Wriessnig, il ministro consigliere della Repubblica Popolare di Cina Tang Youjing, il ministro consigliere del Canada Ralph Jansen e il consigliere di Francia Mathilde Grammont.

{{*ExtraImg_195410_ArtImgRight_300x225_}}Il concerto è stato aperto dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, cui è seguito un intervento dell’ambasciatore Armando Varricchio, consigliere diplomatico del Presidente del Consiglio, che ha parlato a nome dello stesso Renzi. La presidente dell’associazione Consorti Francesca Vattani ha invece letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Un’occasione per riannodare legami e proseguire sul difficoltoso sentiero della ricostruzione, con la vicinanza all’Aquila della Nazione e del mondo intero, come ha sottolineato l’ambasciatore Umberto Vattani nel suo intervento in qualità di presidente della Fondazione Italia Giappone.

{{*ExtraImg_195411_ArtImgRight_300x199_}}Tutto l’Abruzzo era in basilica, a partire da Gianni Letta, seguito dal prefetto dell’Aquila Francesco Alecci, la senatrice Stefania Pezzopane, il presidente della Provincia Antonio del Corvo, il comandante provinciale dei Carabinieri Savino Guarino, il pro-rettore dell’università Carlo Masciocchi, il neo amministratore unico dell’Asm, Rinaldo Tordera. Una celebrazione che ha avuto una grande rappresentanza anche di nomi illustri giunti appositamente da Roma, come la contessa Marina Pavoncelli, la contessa Cristiana Paoletti del Melle e i marchesi Federico e Beatrice Gargallo, il conte Carlo Vitalini Sacconi e il barone Gian Marco Vismara Curro’ con la marchesa Urania Carrassi del Villar .

{{*ExtraImg_195412_ArtImgRight_300x199_}}A fare gli onori di casa anche i volti noti della società aquilana tra cui la senatrice Elena Marinucci, il notaio Franca Fanti, il professore Giorgio Splendiani con la moglie Sofia, Anna Maria Coletti Strangi, Elena Campana e Anna Catalano. Tantissimi aquilani, dunque, a testimoniare la gratitudine della città intera ai Paesi stranieri che hanno voluto impegnarsi a ricostruire monumenti e donare soldi all’Aquila ferita, durante un concerto che è stato reso possibile dal presidente dell’Ance Gianni Frattale e dagli imprenditori aquilani Angelo Taffo e Corrado Chiodi.