Attualità

Aquilani generosi nonostante la crisi

di Gioia Chiostri

I frutti migliori - quelli che posseggono il seme dell’efficienza, la buccia dell’autostima e la polpa della volontà - a L’Aquila crescono sui rami dell’albero del volontariato. Essere in sintonia col mondo ‘altrui’, a volte, non significa solamente conquistarlo, ma anche sorreggerlo dal fondo. Quella fitta rete di associazioni, volti e teste, che fra i cunicoli della vita cittadina, troppo stretta per chi vive di energia, ha tracciato il rendiconto di una grande azione, si appresta ora a distribuire i viveri a chi malauguratamente non ne ha. Si è conclusa la raccolta di beni di primissima necessità nel capoluogo abruzzese e i ragazzi, tutti volontari, che ne hanno progettato la messa in opera e la concretizzazione, si sono detti pienamente soddisfatti. «In tempo di crisi – annunciano – gli aquilani non si sono dimenticati della generosità». Già, la generosità. Una parola piena, che va pronunciata a labbra socchiuse ma sorridenti. Generosità che fa rima con utilità: i due boccioli di uno stesso stelo.

In un momento storico in cui tutto sembra sul far della sera e le tasche si svuotano tanto quanto la preoccupazione s’infittisce, Azimut e Logos, coordinate da Francesco De Santis e Claudio Vernarelli, rimarcano senza indugi che quel senso di fiducia negli altri non si è sopito del tutto. «Dopo questo mese e dopo il risultato ottenuto non possiamo che essere felici – dicono - felici perché abbiamo aiutato le persone e per noi è questo che conta». «Abbiamo raccolto 110 chilogrammi di pasta, oltre a tutto lo scatolame (pomodoro, fagioli, lenticchie, tonno) che ci hanno portato. La lista è davvero lunga. Consta di 5 chili di tappi di plastica, tantissimi giochi e altrettanti libri colorati per i più piccoli».

Come hanno reagito le famiglie aquilane? C’è qualche episodio divertente che vorreste ricordare? «Hanno partecipato molte famiglie - precisa Claudio. - soprattutto quelle della Comunità di Sant’Antonio, a Pile. Tra tutte le persone che sono venute a lasciarci qualcosa, la più simpatica è stata senza dubbio un'anziana che, nonostante la pioggia, è venuta sino ai contenitori del Progetto Case per portarci una cassa di bottiglie d'olio». Una temeraria del volontariato, insomma.

Quest’anno alla raccolti viveri ha dato un apporto affatto superficiale anche la città di Avezzano. I giovani marsicani hanno stretto le mani e le forze con gli aquilani fino a creare un evento straordinario, atto a portare sorrisi anche nelle case più buie. «Sono venuto a conoscenza di questa iniziativa, promossa anche nel liceo Cotugno dell'Aquila – afferma Luigi Scoccia, rappresentante degli Studenti presso l'istituto magistrale ‘Benedetto Croce’ di Avezzano - e ho subito contattato Francesco. Ci siamo accordati e ho avviato quella che reputo una bellissima idea di ‘sentirsi utile’ anche nel mio istituto. Sono contentissimo di aver promosso la raccolta viveri insieme ai ragazzi aquilani; abbiamo lavorato in sintonia e si può ben dire che abbiamo scavalcato il muro che da sempre si pone a barriera fra giovani aquilani e marsicani».

Siete soddisfatti? «Decisamente sì - risponde Francesco De Santis, coordinatore Azimut - questa raccolta viveri ci ha dato l'opportunità sia di aiutare gli aquilani in grande difficoltà, sia di riscoprire una qualità che sempre più spesso ci dicono sia andata persa: l'altruismo. Nonostante la crisi economica e lo sconforto per una città che fatica a rinascere, gli aquilani non hanno dimenticato l'importanza di aiutare, di donare un po’ del loro tempo per aiutare l’altro. Questo ci regala un po' di speranza per il futuro di L'Aquila».

Il ricordo che porterete nel cuore? «Sicuramente tutte le ore che abbiamo impiegato a raggruppare e sistemare i viveri reperiti. Solo per la pasta di c’è voluta un’ora e mezza di tempo e fatica - scherza Francesco – Molti mi chiedono perché scegliere l'associazionismo. Perché insieme si lavora meglio e si ottengono migliori risultati, semplice. E anche perché lavorare con altri ragazzi e altre persone, che provengono magari da esperienze diverse dalla tua, lasciano nella tua anima un’orma di sentimenti che rimarrà impressa per lungo tempo».

I ragazzi però non si fermano a questa meta raggiunta. Ma superano il confine classico del volontariato e scelgono di occuparsi anche di fraternizzazione. Prossime le iniziative del Torneo di calcio Universitario, Torneo di pallavolo per le Scuole Superiori, torneo di Fifa14 e Presentazione di vari libri e conferenze. Il volontariato nasce dal cuore, sono poi gli arti e le membra che dovrebbero vivere in base ai suoi dettami.