Operazione Splitter Cell, gli arrestati non parlano

31 marzo 2014 | 18:23
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Operazione Splitter Cell, gli arrestati non parlano

Si sono avvalse della facoltà di non rispondere le cinque persone arrestate sabato scorso dalla polizia perché accusate di aver messo su un giro di cocaina lungo la riviera fra San Benedetto del Tronto, Giulianova e Roseto che nell’estate del 2013 avrebbe riversato nei locali della movida circa un chilo di cocaina.

Nell’ambito dell’operazione “Splitter Cell” sono finiti in carcere Pietro Palmisio, di 26 anni, sanbenedettese, titolare di un ristorante a Colonnella, Stefano Marchegiani, di 42 anni, marittimo di San Benedetto dove risiedono anche due albanesi finiti in manette: Hakik Guri, di 30 anni, e Eduard Edvaldo Nanushi di 27.

Alina Chiras, ventitreenne rumena, è stata posta ai domiciliari nella sua abitazione a San Benedetto. Il gip Giuliana Filippello che ne aveva disposto gli arresti, ha confermato il carcere per i quattro uomini e la detenzione ai domiciliari per la donna.

Lo stupefacente giungeva da Napoli e dalla Spagna, tramite l’aeroporto di Ciampino e veniva poi spacciato in Riviera. Alla base dell’inchiesta intercettazioni ambientali e telefoniche che avrebbero anche fatto emergere un gran numero di acquirenti sui quali sono in corso ulteriori indagini.