Marsica

Depuratore, conferenza servizi ad aprile

«Attivazione alle porte per il nuovo impianto di depurazione di Avezzano». La rassicurazione arriva dall'amministrazione comunale.

Il Comune di Avezzano, che mercoledì 2 aprile ospiterà il vertice tra enti e associazioni dei coltivatori diretti, ha infatti fissato la conferenza di servizi, «ultimo atto del procedimento amministrativo», per martedì 15 aprile, «prima data utile per il rispetto dei tempi tecnici legislativi».

«Il tavolo sarà a oltranza - ha spiegato l'assessore all'Ambiente, Roberto Verdecchia - e cioè si chiuderà con la firma di tutti i soggetti chiamati a siglare l'autorizzazione unica ambientale propedeutica all'attivazione del nuovo impianto di depurazione a servizio della città di Avezzano e delle aziende». Obiettivo centrale, per l'amministrazione Di Pangrazio, che, puntualizza l'assessore, «a differenza di altri enti, ha seguito passo passo tutte le fasi della spinosa vicenda fino a chiamare in campo la Regione, il prefetto e il ministro dell'Ambiente per sbrogliare la matassa della gestione contesa tra l'ex Ato 2 e l'ex Consorzio industriale. Controversia resa ancor più intricata dal governo Chiodi, con la modifica della legge regionale numero 23/14, nata per rilanciare le aree produttive abruzzesi e non per gestire gli impianti di depurazione».

In attesa di un chiarimento definitivo, «anche rispetto al pastrocchio della Regione che, incurante del decreto legge 152/2006, ha deliberato l'assegnazione della gestione dell'impianto all'Arap, ancora non costituita ufficialmente», il depuratore sarà comunque avviato e «per i primi mesi gestito dalla società appaltante che ha realizzato l'opera».

L'avvio delle macchine in località Borgo via Nuova/strada 2 del Fucino, quindi, segnerà «il raggiungimento del risultato perseguito senza sosta dall'amministrazione comunale guidata da Gianni Di Pangrazio, ribadito anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria, per utilizzare l'impianto, costato oltre 9 milioni e 300 mila euro di fondi pubblici, con il fine di depurare le acque per abbattere il livello di inquinamento, che consentirebbe il ritiro del divieto di irrigazione su parte del territorio fucense di Avezzano, emesso ad esclusiva tutela della salute pubblica».

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