
Hanno reso dichiarazioni spontanee questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Chieti che li sta processando insieme ad altri 19 imputati per le cosiddette discariche dei veleni di Bussi Luigi Guarracino, direttore dello stabilimento Montedison-Ausimont di Bussi sul Tirino dal 1997-2002 e Maurizio Piazzardi, il chimico nonché tecnico incaricato della società Hpc di effettuare alcune analisi sul sito industriale.
Guarracino, che come Piazzardi dopo di lui ha detto di non saper nulla delle discariche, chiese nel 2002 al sindaco di Bussi di convocare una conferenza dei servizi dopo aver notato che da alcune analisi risultavano superati i valori circa la presenza di mercurio, e che la conferenza di tenne un anno dopo, quando lui era già andato via.
Fu lui dunque a denunciare la situazione di inquinamento e a dare avvio alla procedura di bonifica attraverso il piano di pre caratterizzazione. Piazzardi, dal canto suo, ha riferito ala Corte che il loro lavoro era commissionato da Ausimontm che gli diceva cosa fare, quali e quanti campioni analizzare, e che c’era uno un accordo secondo cui, sempre su indicazione di Ausimont, venne analizzato il 10 per cento dei campioni concentrando l’attività sui tre siti produttivi ovvero l’area dello stabilimento.
Furono loro, insomma, a denunciare l’inquinamento dell’area dello stabilimento, e in ogni caso i dati consegnati all’epoca alle autorità erano quelli che recavano i valori di inquinamento più alti.
Ad entrambi gli imputati la Corte ha poi mostrato una e mail, inviata da Piazzardi per conoscenza a Guarracino, contenente un appunto da cui si poteva desumere che i dati più allarmanti dovessero essere in qualche modo messi in secondo piano. Guarracino ha spiegato la diversità dei dati attribuendola, in sostanza, alla diversa dotazione dei due laboratori di analisi: quello interno allo stabilimento sicuramente meno attrezzato di quello della società esterna. Con l’udienza di oggi l’istruttoria dibattimentale si è praticamente conclusa. Si tornerà in aula il prossimo 4 aprile con l’inizio della discussione da parte dei pubblici ministeri.