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Marineria di Pescara sulla scialuppa di salvataggio

«Abbiamo ottenuto un altro importante successo e finalmente possiamo affermare che è arrivata un'altra consistente boccata d'ossigeno per la Marineria di Pescara».

L'assessore alla Pesca, Mauro Febbo, argomenta così, con estrema soddisfazione, l'attesa notizia arrivata da Bruxelles, secondo la quale il Collegio dei commissari della Commissione europea ha deliberato il provvedimento che sblocca i fondi per 2,5 milioni di euro in favore della marineria di Pescara, fortemente penalizzata in questi anni a causa del mancato dragaggio.

«Quella portata avanti dalla Regione Abruzzo - prosegue Febbo - è stata una battaglia lunga e faticosa, resa insidiosa dai regolamenti comunitari, ma alla fine siamo riusciti a far valere le nostre ragioni e il nostro impegno è stato premiato. E' bene precisare che per questo aiuto, proposto dalla Regione per sostenere il nuovo start up delle imprese della pesca, l'esito non era affatto scontato in quanto si colloca ai margini della normativa comunitaria. Non rientra infatti nella casistica tipica degli aiuti alla pesca e per questo è stato sottoposto ad un'attenta e complessa valutazione tecnico-giuridica».

«La materia sulla quale ci siamo dovuti confrontare - aggiunge poi Febbo - e che ha richiesto più di un viaggio a Bruxelles è molto complessa e per questo abbiamo cercato di attivare tutti i canali istituzionali possibili chiedendo anche il sostegno del Presidente della Commissione europea Antonio Tajani. L'aiuto, e qui sta l'aspetto da mettere in evidenza, si traduce in un notevole sgravio fiscale per le imprese che non dovranno versare di tasca propria i contributi Irap, Inail, Inps e Iva. In questo modo si favorisce la ricapitalizzazione delle aziende che eviteranno di cedere la loro liquidità proprio per il pagamento delle imposte. Come da richiesta della Commissione europea è stato fissato un tetto massimo per ciascuna azienda che ammonta a 150 mila euro».

«Il prossimo step prevede la pubblicazione di un avviso pubblico attraverso il quale si chiederà di fornire tutta la certificazione necessaria in quanto l'aiuto sarà proporzionale al fatturato ante-crisi. Un altro elemento da sottolineare riguarda il pagamento delle imposte: è stata infatti avviata una procedura di evidenza pubblica per selezionare l'istituto di credito che effettuerà le oblazioni per conto delle aziende dietro presentazione on line del modello F-24. Questi interventi - conclude Febbo - sono fondamentali per dare sostegno e rinnovata fiducia agli operatori di un comparto messo in ginocchio a causa dell'insabbiamento del porto di Pescara che ha avuto forti ripercussioni anche su scala regionale».