Politica

Morbo ‘aree bianche’, solo 13 vaccinati

di Antonella Calcagni

Non sono bastati i pareri del professor Cerulli Irelli, del segretario generale, quello verbale del vice sindaco Nicola Trifuoggi a convincere i consiglieri-proprietari terrieri a votare la delibera sulle aree a vincolo decaduto.

Hanno temuto di beccare un avviso di garanzia e sono restati a casa per la loro presunta incompatibilità rispetto alla delibera.

Hai voglia a dire che si tratta di un provvedimento a carattere generale. Alle assenze di questi consiglieri si sono aggiunte poi quelle di chiaro intento politico, come quella di Pierluigi Mancini dell’Api, in rotta con il sindaco per non aver avuto un assessore in giunta dopo l’uscita di Riga.

Fuori dall’aula è uscito anche Angelo Mancini di recente in manovra di avvicinamento alla maggioranza. Nessun traccia di Adriano Durante, gli altri assenti della maggioranza erano invece giustificati.

L’opposizione, viste le numerose assenze fra i banchi della maggioranza ha giocato d’anticipo uscendo dall’aula nel momento in cui l’assise era chiamata a votare la immediata eseguibilità di un atto che precedeva il punto sulle aree bianche, facendo mancare il numero legale. In aula hanno risposto solo in 13.

Il presidente Carlo Benedetti segnalerà l’ennesima fumata nera alla corte dei Conti che a sua volta aveva contestato i tempi lumaca sull’approvazione del piano.

Non resta dunque che lo “spacchettamento” in 200 micro delibere. Un preludio indigesto al consiglio comunale c’era stato con la conferenza stampa dei consiglieri di opposizione: Guido Liris e Pierluigi Properzi.

«Questa delibera non è votabile per ragioni di carattere tecnico e politico – ha esordito Giudo Liris - Non c’è la valutazione di impatto strategico (VAS). Inoltre l’accordo sottoscritto fra comune e Provincia non è stato ratificato dal consiglio comunale. Ancora: votata questa delibera non ha più senso parlare di Prg, sarebbe solo una presa in giro per i cittadini».

«Se è vero che il Prg sarà pronto fra sei mesi non capiamo il perché di tutta questa fretta – affonda Liris - È un modo per sposare la politica delle lobby dei costruttori agitando lo spauracchio della Corte dei conti».

Per Pierluigi Properzi «Mancano i pilastri di questo atto – ha spiegato - i cittadini ricorreranno al Tar e otterranno sicuramente un indice più elevato».

Properzi non comprende il motivo per il quale l’amministrazione vada con il piano nella direzione opposta a quella dettata a livello nazionale che è contro il consumo di suolo propone un piano alternativo alle arre bianche: «Ottenere lo stesso effetto senza le bacchettate del Tar revocando anche parzialmente il piano regolatore, così facendo si potrebbe avere lo 0,03 su tutte quelle aree in attesa del nuovo Prg».