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Il destino dell’Aeroporto si chiama Medjugorje

Il Comune dell'Aquila punta nel turismo religioso, in particolare il santuario di Medjugorje, per far decollare l'aeroporto dei parchi di Preturo al centro di polemiche ed inchieste.

Lo ha annunciato l'assessore comunale Emanuela Iorio nel corso del Consiglio comunale in risposta all'interrogazione presentata dal capogruppo di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare.

Iorio, rispondendo alle domande dell'esponente della lista civica, ha spiegato che il core business dell'aeroporto sarà rappresentato dal turismo religioso, con la tratta tra L'Aquila e la località bosniaca nota per le apparizioni della Madonna nel 1981, e ha ricordato gli investimenti dell'amministrazione per lo scalo di Preturo, a partire dai 600 mila euro in tre anni per lo start-up, altrettanti per la rimozione e la ricostruzione dell'hangar, 33 mila per l'acquisto di apparecchiature di sicurezza e controllo e 10 mila per la comunicazione.

A questi si aggiungono altre risorse pubbliche: 108 mila euro dei fondi "Air Net" per studi e analisi di mercato legate allo sviluppo dello scalo e, infine, la fetta più grossa, 2,8 milioni di fondi Fas per il potenziamento delle infrastrutture.

Si tratta di oltre 4 milioni per l'aeroporto "Giuliana Tamburro", affidato alla società Xpress con una concessione ventennale che è finita nel mirino della magistratura aquilana, che ha iscritto quattro persone nel registro degli indagati: tre funzionari del Comune e una dell'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac).

«Si tratta di somme ben investite - ha spiegato ancora Emanuela Iorio che ha definito lo scalo di Preturo - un grande successo, una straordinaria opportunità per il territorio, purché si cominci finalmente a credere davvero a questo aeroporto e si sviluppi una politica di marketing territoriale».

Per l'assessore si è di fronte a «una prima fase completata con successo, che si è conclusa con una certificazione per nulla scontata». Sulla vicenda dei fondi della Regione Abruzzo di "Lavorare in Abruzzo 3", 800 mila euro prima assegnati e poi revocati dalla Regione Abruzzo per effettuare 60 assunzioni (ma 24 sono stati in seguito licenziati o sono andati via), Iorio ha «invitato a non guardare solo a chi ha perso il posto, ma a coloro che sono stati comunque assunti dalla Xpress».

Infine, come fatto dal sindaco, Massimo Cialente, l'assessore si è detta sicura della correttezza dell'operato dei quattro indagati dalla Procura e non reputa «un problema il fatto che ancora non è noto il Piano di sviluppo dell'aeroporto. Il bando per la gestione dello scalo di Lampedusa, ricalca quello dell'Aquila, è da ritenersi dunque una buona pratica e un progetto pioniere».