
Ha avuto luogo questa mattina la conferenza stampa indetta dal Corpo della Guardia di Finanza, per fare il punto sull’attività operativa in Abruzzo. Il comandante regionale – il generale di brigata Francesco Attardi – ha introdotto la relazione annuale 2013
dell’attività svolta dalla guardia di finanza regionale.
«L’evasione fiscale pesa come un macigno su questa regione – ha detto – Dobbiamo contrastare ogni forma di evasione per arginare i guasti tipici dei periodi di recessione economica. Stiamo cercando, attraverso protocolli d’intesa, elementi di condivisione con gli imprenditori e con le associazioni di categoria in modo da arginare questo fenomeno. Abbiamo rilevato un nuovo fenomeno in regione che è la Fiscalità internazionale, cioè sedi all’estero di aziende che svolgono attività in Abruzzo, al fine di abbattere il peso fiscale».
Un altro obiettivo strategico è stato contrastare lo sperpero della spesa pubblica che «sono convinto sia l’altra faccia della medaglia dell’evasione fiscale», ha spiegato il comandante.
Il colonnello Petrosino, Capo di Stato Maggiore, ha presentato, invece, tutti i numeri degli interventi dell’anno nel dettaglio.
«La carrellata dà il senso dell’importante attività di polizia economica e finanziaria che scova e blocca le sacche di illegalità. Il controllo rappresenta la difesa e la protezione del nostro territorio e non, come ho sentito spesso, un inutile ostacolo all’operatività del mondo economico», ha concluso il generale Attardi.
La Guardia di finanza nel 2013 ha svolto in Abruzzo nell’ambito degli accertamenti sull’evasione fiscale più del doppio dei controlli rispetto al 2012 registrando un + 102 per cento.
{{*ExtraImg_186029_ArtImgRight_300x225_}}Complessivamente sono state denunciate 360 persone.
Proprio in riferimento all’attività di contrasto all’evasione fiscale internazionale, sono stati recuperati a tassazione oltre 120 milioni di euro e constatate ai fini dell’Iva violazioni per 16 milioni di euro.
In Abruzzo sono stati individuati 239 evasori di cui 213 totali e 26 paratotali che hanno sottratto all’imposizione di una base imponibile pari a circa 278 milioni di euro ed Iva per 56 milioni di euro. Gli evasori totali nell’anno 2013 si sono concentrati soprattutto all’Aquila (62) e a seguire Pescara (63), Chieti (54) e infine Teramo (34).
All’incontro hanno partecipato anche il comandante della Guardia di Finanza della Provincia de L’Aquila Giovanni Castrignanò, il comandante Pietro Pelagatti per Teramo, il comandante Masucci per Pescara e il comandante provinciale di Chieti, Domenico Pellecchia.
IL BILANCIO E I NUMERI – Contrasto all’evasione fiscale, tutela dell’integrità delle risorse pubbliche, salvaguardia del sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dagli effetti distorsivi dei patrimoni illeciti: questi i principali fenomeni al centro dell’attività dei finanzieri del Comando Regionale Abruzzo nel corso dell’anno appena concluso.
Le Fiamme Gialle hanno svolto complessivamente 871 verifiche e 1.337 controlli con la constatazione di una base imponibile da recuperare a tassazione pari a circa 560 milioni di euro.
«L’importo – ha spiegato il generale Francesco Attardi – comprende sia i ricavi non dichiarati sia i costi maggiori fittiziamente indicati per abbattere il reddito e, quindi, pagare meno imposte. Ai fini Iva sono state constatate violazioni per circa 75 milioni di euro, importo comprensivo dell’imposta relativa ad operazioni commerciali che i contribuenti infedeli non hanno fatto confluire nella propria contabilità, ovvero che non hanno riportato nella dichiarazione pur avendola contabilizzata o, ancora, che non hanno versato nelle casse dello Stato pur avendola indicata in dichiarazione. Nel corso dell’attività di verifica sono state, altresì, accertate 332 violazioni penalmente rilevanti e denunciate all’autorità giudiziaria 360 persone».
Con riferimento all’attività di contrasto all’evasione fiscale internazionale la Guardia di Finanza ha recuperato a tassazione, sempre nel 2013, oltre 120 milioni di euro e constatate ai fini dell’Iva violazioni per circa 16 milioni di euro.
Inoltre, disponibilità finanziarie per circa 5 milioni di euro, quote societarie per circa 1,3 milioni di euro, titoli nazionali per circa 1 milione di euro, 183 unità abitative/immobili, 50 beni mobili (auto/moto veicoli), circa 90.000 metri quadrati di terreni, sono stati oggetto di sequestro preventivo nei confronti dei soggetti denunciati all’autorità giudiziaria per casi di frode ed evasioni di grosse dimensioni.
Stando sempre ai dati forniti dal comandante regionale della Guardia di Finanza, Francesco Attardi, sono 239 le imprese e i lavoratori autonomi che hanno occultato redditi per circa 278 milioni di euro, non avendo mai presentato la dichiarazione (evasori totali 213) o avendo occultato il 50% dei propri ricavi e compensi (evasori paratotali 26).
L’iva sottratta ammonta a circa 56 milioni di euro. Nella trascorsa annualità, l’attività di servizio svolta nello specifico settore ha inoltre consentito di individuare 1.200 posizioni lavorative non in regola, delle quali 330 completamente in nero. Per quanto riguarda i controlli strumentali nel periodo di riferimento – primo gennaio/31 dicembre 2013 – sono stati effettuati oltre 6.000 interventi della specie, riscontrando irregolarità in 1.670 casi (27,1%). Novantadue i provvedimenti di chiusura eseguiti nei confronti degli esercenti che hanno reiterato per 4 volte, nell’arco di un quinquennio, le specifiche violazioni.
GIOCO D’AZZARDO – Al termine di 264 interventi sono stati sequestrati 80 apparecchi tra videopoker, videogames e slot machine e denunciate all’autorita’ giudiziaria 68 persone. Non sono mancate le verifiche sugli oli minerali. Sono stati verbalizzati 87 soggetti, dei quali 4 denunciati e sequestrati oltre 42 mila chili di oli minerali.
INTERVENTI SUL BILANCIO PUBBLICO– Particolarmente incisiva si è rivelata l’azione delle Fiamme Gialle abruzzesi anche sull’altro versante del bilancio pubblico, cioé delle uscite. L’azione del Corpo nello specifico segmento, coerentemente con gli obiettivi fissati dall’Autorità di Governo con i processi di “spending rewiew”, ha messo in evidenza il generale Attardi, «è stata finalizzata ad evitare che le risorse pubbliche fossero percepite in maniera truffaldina da soggetti non aventi diritto, sulla scorta di una falsa rappresentazione delle condizioni richieste, a danno delle politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie, maggiormente colpite dall’attuale crisi economica e dalla recessione internazionale». I Reparti hanno costantemente controllato che i soggetti percipienti gli incentivi per attività produttive fossero effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, con contestuale verifica della genuinità della documentazione a sostegno degli stessi.
SPESA SANITARIA – Hanno vigilato sull’efficiente e corretta gestione della spesa sanitaria, anche appurando la veridicità dei documenti giustificativi delle spese mediche e contrastando ogni forma di spreco, inefficienza, abuso e distrazione di somme per interessi privati. Incisiva anche l’azione a tutela dei cittadini veramente bisognevoli di tutela sociale, svolta mediante l’approfondimento delle reali condizioni di reddito dei richiedenti l’accesso alle cosiddette “prestazioni sociali agevolate”, rispetto a quanto da essi esposto nelle apposite autocertificazioni. Nel dettaglio, nel settore delle uscite, sono stati conseguiti nel 2013 i seguenti risultati: per le frodi comunitarie, nazionali e locali sono stati effettuati complessivamente 332 interventi, al termine dei quali sono stati denunciati 204 soggetti dei quali uno arrestato. Le indebite percezioni accertate ammontano ad oltre 7 milioni di euro.
L’intervento del Corpo ha consentito, altresì, di bloccare l’erogazione di contributi richiesti indebitamente per circa 1,700 milioni di euro. Nel comparto della spesa sanitaria, nell’ambito di 126 interventi, sono state accertate frodi in danno del Servizio Sanitario Nazionale per circa 800 mila di euro che hanno condotto a denunciare 40 persone.
Sulle prestazioni sociali agevolate sono stati eseguiti 358 interventi che hanno consentito di individuare 84 “falsi poveri” che hanno irregolarmente ottenuto i benefici delle prestazioni sociali agevolate a sostegno dei meno abbienti, per circa 32 mila euro. La costante collaborazione con la Corte dei Conti, infine, ha permesso di accertare, mediante controlli svolti sia d’iniziativa che su delega della magistratura contabile, danni erariali per oltre 40 milioni di euro e segnalare 128 soggetti.
AMBIENTE E SOCCORSI IN MONTAGNA – La tutela dell’ambiente non è scevra dall’attività della Guardia di Finanza. Gli interventi effettuati nel settore sono stati 85, con denuncia all’autorità giudiziaria di 31 persone e sequestro di circa 12 mila mq di aree demaniali, oltre 2 mila kg di rifiuti industriali e 2 discariche abusive. Fiamme Gialle in prima linea anche per il soccorso in montagna. Nel corso del 2013, la finanza impiegata nel Soccorso Alpino – in Abruzzo dislocato nelle Stazioni Sagf dell’Aquila e Roccaraso – ha effettuato 280 interventi in aiuto di escursionisti, scalatori, sciatori e turisti in difficoltà, soccorrendo 311 persone, in concorso con gli altri attori del dispositivo apprestato in materia (C.N.S.A.S., VV.FF, Corpo forestale dello Stato e così via).
ATTARDI, ANCHE NEL 2014 PERSEGUIREMO OGNI ILLECITO – «Anche nel 2014 la Guardia di Finanza perseguirà con tenacia e in maniera sistematica ogni forma di illecito finalizzato alla sottrazione di risorse alle casse erariali e alla spesa pubblica, allo scopo di garantirne il corretto e trasparente impiego per il benessere della collettività e il sostentamento delle politiche di rilancio e sviluppo economico e sociale». Lo ha detto il comandante regionale della Guardia di Finanza Attardi, chiudendo la conferenza stampa di stamani nella quale sono stati resi noti i dati relativi all’attività condotta dal Corpo in Abruzzo nel 2013.