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Partecipazione: folla di studenti all’Auditorium Piano

Si è tenuta questa mattina, in un Auditorium del Parco affollatissimo di studenti delle scuole superiori, la giornata conclusiva del progetto europeo "Youth Partecipatory Budgeting", promosso dall'assessorato comunale alle Politiche partecipative e incentrato sulle tematiche della partecipazione e della comunicazione tra i giovani e le istituzioni.

I ragazzi che hanno preso parte al progetto, individuati a seguito di una selezione, hanno esposto il percorso che, nell'arco di circa un anno, li ha portati a contatto con il mondo istituzionale, con l'obiettivo di delineare un confronto partecipativo in grado di creare una sintesi tra esigenze del mondo giovanile e politiche del territorio.

Un'esperienza, come hanno sottolineato i ragazzi, che si è ulteriormente arricchita grazie allo scambio culturale con un gruppo di studenti turchi e alla possibilità di confrontarsi con le realtà amministrative del Paese.

Al termine dell'incontro, i ragazzi hanno quindi esposto la loro idea di "bilancio partecipativo", legato all'individuazione di una serie di priorità su cui investire in termini di risorse e in particolare, per quanto attiene alla realtà locale, all'esigenza di potenziare la mobilità urbana, indispensabile alla luce della frammentazione abitativa sul territorio seguita al sisma del 2009. A questo fine i ragazzi hanno elaborato un programma specifico, denominato "Move your city".

«Questo progetto - ha dichiarato l'assessore alla Partecipazione Fabio Pelini - ci ha fatto comprendere quanto sia importante individuare nuovi linguaggi, nuovi codici per la partecipazione, un processo "irreversibile" i cui presupposti sono consapevolezza e responsabilità. Lo scopo dell'Ufficio della Partecipazione, creato dal Comune dell'Aquila in collaborazione con l’Università, è proprio quello di creare sinergie e confronti che portino a progetti condivisi. Vogliamo estrapolare da questa esperienza gli obiettivi raggiunti a seguito di questo percorso, in particolare quelli legati all'innovazione sociale e alla valorizzazione della creatività dei ragazzi, valori aggiunti che determineranno un nuovo modo di dialogare e di orientare le politiche del territorio. Per questa ragione intendiamo proseguire questo progetto e attuarne altri per non disperdere queste energie, preziosissime per disegnare il futuro della città».

Il progetto “Youth Partecipatory Budgeting" è stato coordinato da Fabrizio Coccetti e Federica Tomassoni e realizzato in collaborazione con Francesca Fabiani, presidente dell’associazione “L’Aquila Città Futura” - partner del progetto - e con la professoressa Lina Calandra dell’Università dell’Aquila, coordinatrice dell’Ufficio della Partecipazione del Comune dell’Aquila.

Questi i nomi dei ragazzi che hanno partecipato: Serena Castellani, Marta Ciambotti, Biancamaria Cimini, Chiara De Paolis, Francesca Di Donato, Anna Gianvincenzo, William Giordano, Patryk Kalinski, Soufia Laaggad, Elena Mantini, Tomas Matejcek, Stefano Michetti, Alessio Pietropaolo, Priscilla Prato.

Alla giornata conclusiva del progetto "Youth Partecipatory Budgeting" è intervenuta anche l'assessore comunale alle Politiche giovanili Emanuela Di Giovambattista, che ha illustrato la proposta relativa alla creazione della Consulta giovanile. Proposta, come ha sottolineato, da valutare però, nel merito e nel metodo, proprio con i giovani.

«Quello che dobbiamo dare ai giovani di questa città- ha dichiarato l'assessore Di Giovambattista - sono proposte operative. Ci sono stati, in questi giorni, incontri del sindaco e della giunta con le categorie cittadine. Uno degli ultimi è stato proprio con le associazioni giovanili. Ne sono venuti molti spunti, riferiti a problemi concreti. In particolare è emersa l'esigenza di creare un organismo di confronto permanente con i giovani, allo scopo di determinare una rappresentatività che veicoli istanze e attui un confronto in termini di comunicazione diretta. Questo organismo potrebbe essere rappresentato dalla Consulta giovanile. Con l'assessore alla Partecipazione Fabio Pelini abbiamo dunque pensato di chiedere a questi ragazzi di proseguire la loro esperienza in questo senso, divenendo soggetti attivi nella determinazione delle politiche giovanili del Comune. Faremo però degli incontri propedeutici. Quella della Consulta è infatti una proposta dell'amministrazione che vogliamo valutare con i ragazzi. Capire con loro se è lo strumento più adatto e, qualora lo fosse, con quali obiettivi, metodi e poteri debba agire».

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