Cronaca

Furto di reliquia a San Pietro della Ienca

Questa mattina è stato scoperto un furto nella chiesetta-santuario dedicata a Giovanni Paolo II, a San Pietro della Ienca. Dalle prime indiscrezioni si evince che sarebbe stato rotto il reliquario dal quale sono state prelevate la reliquia di Giovanni Paolo II (sangue in una ampolla) e una croce collocata sull'altare.

E' stata immediatamente presentata una denuncia ai carabinieri di Assergi. Secondo una prima ricostruzione, i ladri, dopo aver segato l'inferriata della finestra laterale, avrebbero asportato le reliquia e la croce, probabilmente di notte, per poi fuggire.

I carabinieri, sollecitati dalla signora Franca Corrieri dell'Associazione S. Pietro della Ienca e dal parroco di Assergi, Don Luigi, sono già intervenuti ed hanno provveduto a fare tutti i rilievi del caso.

L'assessore al turismo Lelio De Santis si dice completamente esterrefatto di fronte al 'grave accaduto' e commenta: «Ho parlato con Don Luigi, che mi ha confermato che giovedì era tutto a posto e, quindi, il furto dovrebbe essersi verificato nei giorni tra venerdì e sabato. Ho sentito anche l'Arcivescovo, don Giuseppe Petrocchi, che ha espresso incredulità e sconcerto per quanto avvenuto». Così .

«Ritengo gravissimo ed assurdo questo furto - continua in una nota - evidentemente su commissione e con una precisa finalità. Anche se mi sembra inspiegabile, forse a qualcuno dà fastidio il fatto che l'amministrazione comunale stia puntando molto sul turismo religioso: proprio in questi giorni – infatti - abbiamo provveduto a far installare due cartelloni autostradali che pubblicizzano la presenza del santuario, sulla A14 in prossimità dell’uscita di Assergi. Ad aprile, ci sarà la cerimonia di santificazione di Papa Giovanni Paolo II ed il Santuario diventerà sempre più una meta importante per i fedeli e per i turisti, con conseguente promozione della città e del territorio aquilano».

«Mi auguro che le forze dell'ordine facciano bene ed in fretta il loro lavoro investigativo, per scoprire i responsabili di questo atto gravissimo, che non può essere minimizzato, e per recuperare gli oggetti di tale furto».