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In duemila per l’ultimo saluto a Sasà

Oltre duemila persone hanno dato, oggi pomeriggio, l'ultimo saluto a Salvatore Di Padova, il 15enne di Sulmona morto sabato scorso nell'incidente che ha coinvolto la squadra del Sulmona rugby di ritorno da una manifestazione a Roccaraso.

Persone arrivate da ogni angolo della Valle Peligna e dell' Alto Sangro, ma anche da diverse città della regione. Con i sindaci, le istituzioni, gli amici, i compagni dell'Alberghiero di Roccaraso e gli atleti di tante associazioni sportive e rugbisti che dell'Abruzzo, tutti stretti intorno al dolore della famiglia.

La bara bianca portata a spalle dai compagni del rugby, all' uscita è stata salutata con un lungo applauso e con un "urrà" dedicato a Sasà, mentre i palloncini bianchi e una S volavano su nel cielo.

A celebrare la messa è stato Don Maurizio Nannarone, che ha ricordato le parole di Papa Francesco e della sua ammirazione per uno sport come il rugby «che è parabola della vita - ha detto - perché tutti puntiamo alla meta e bisogna correre insieme per superarla».

Vicino alla bara mamma Maria e papà Francesco: la donna stringeva tra le mani una palla ovale che le è stata regalata dalla squadra dell'Aquila Rugby. Quindi la preghiera per chi ancora combatte per la vita: i ragazzi che sono ancora in ospedale.