
Quattordici comuni abruzzesi, in quattro zone distinte, con una prevalenza tumorale significativamente più elevata della media regionale: il comune dell’Aquila, il litorale dell’area metropolitana di Pescara, i comuni di Bussi sul Tirino e Popoli e una parte dell’entroterra marsicano. Il dato emerge da un report, realizzato nel 2012, che l’Agenzia Sanitaria Regionale avrebbe commissionato a quattro esperti. A divulgare i risultati dello studio è il Forum abruzzese dei movimenti per l’acqua.
L’indagine, dal titolo ‘[i]Analisi della prevalenza di tumori nei comuni della Regione Abruzzo. Anni 2006-2011[/i]’, si basa sui dati di ricovero per cause tumorali negli ospedali abruzzesi. «Lo studio è stato condotto secondo questa metodologia – dicono al Forum – in assenza di un Registro dei Tumori che in Abruzzo non è mai stato istituito».
«Questa stima della distribuzione geografica della prevalenza di tumori solidi ed ematologici – si legge nelle conclusioni dello studio – ha permesso di evidenziare alcune aree critiche, nelle quali il tasso standardizzato di tumori è stato significativamente superiore allo standard regionale in entrambi i trienni considerati». Solo a Bussi, ad esempio, rispetto ad un tasso di prevalenza regionale pari a 100, nel triennio 2006-2008 il tasso è 170, con 265 casi osservati rispetto ai 155 attesi, mentre nel triennio 2009-2011 è pari a 152.
Sottolineando come nello studio sia citata la possibile presenza di «fattori di confusione, come la percentuale di obesi, fumatori e alcolisti», gli attivisti del Forum affermano che comunque l’indagine è «utile per confermare l’esistenza del problema in alcuni luoghi e segnalarne eventuali altri. Alla luce dei risultati, è quindi innegabile che siano necessari ulteriori studi specificamente dedicati alle zone segnalate».
«Non siamo riusciti a trovare questo documento tra quelli scaricabili dal sito dell’Agenzia Sanitaria Regionale – dice Augusto De Sanctis del Forum Acqua – e ci chiediamo perché non sia stato adeguatamente diffuso per informare la cittadinanza. Esistono precise responsabilità da parte degli enti pubblici nell’assicurare adeguate misure per prevenire l’insorgere di malattie nella popolazione su cui incidono fattori ambientali quali l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. In generale dobbiamo diminuire la nostra pressione sull’ambiente, ma in Abruzzo – conclude – continuano imperterriti a dare nuove autorizzazioni».
[i]Fonte: Ansa[/i]