
Il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia ha trasmesso al Parlamento il testo “[i]Relazione sullo stato di attuazione degli interventi di ricostruzione del cratere abruzzese[/i]”, contenente il monitoraggio finanziario, fisico e procedurale degli interventi di ricostruzione, effettuato ai sensi del D.L. 83 del 22 giugno 2012, convertito in Legge numero 134 il 7 agosto 2012 e del decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze del 29 ottobre 2012. A renderlo noto è lo stesso ministero per la Coesione territoriale, divulgando una ‘[i]Nota sullo stato di attuazione degli interventi per la ricostruzione e lo sviluppo dell’Aquila e degli altri Comuni[/i]’.
I FONDI STANZIATI
Le risorse stanziate a seguito del sisma del 6 aprile del 2009 – si legge nella relazione integrata da tabelle esplicative e grafici – sono stati stanziati ad oggi 12 miliardi di euro per l’emergenza, gli interventi di ricostruzione e di sviluppo per l’Aquila e gli altri Comuni colpiti dal terremoto.
Ai 10,5 miliardi stanziati sino al 2012 vanno aggiunti, infatti, 1,2 miliardi stanziati nel 2013 (D.L. 43/2013) e 600 milioni stanziati dalla Legge di Stabilità per il 2014.
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Gli 11,4 miliardi di risorse stanziate, esclusi quindi i 600 milioni che vengono stanziati dalla Legge di Stabilità per il 2014, si possono raggruppare in tre categorie: Emergenza, assistenza e altro; Ricostruzione edilizia pubblica; Ricostruzione edilizia privata.
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Dei 4,7 miliardi stanziati per emergenza, assistenza e altro, 3,5 sono stati spesi durante la fase dell’emergenza per attività differenti dalla ricostruzione pubblica e privata. Con queste risorse sono state finanziate, tra l’altro, la realizzazione di immobili per sistemazione delle popolazioni sfollate e la ripresa delle attività scolastiche (CASE, MAP e MUSP, realizzati dal Dipartimento della Protezione Civile), la rimozione delle situazioni di pericolo e l’assistenza alla popolazione.
Per l’edilizia pubblica sono stati stanziati 1,5 miliardi, programmati/impegnati da parte degli enti attuatori 900 milioni e spesi circa 200 milioni. Restano, quindi, da impegnare risorse pari a circa 600 milioni.
Per l’edilizia privata – prosegue la relazione – sono stati stanziati 5,2 miliardi, concessi contributi ai privati per la ricostruzione degli edifici per 3,8 miliardi e spesi 2,6 miliardi. Per quanto riguarda L’Aquila, a fine 2013, il valore dei progetti istruiti e pronti per l’approvazione è pari a circa 400 milioni. Per il 2014, le somme da impegnare, in base all’andamento più recente, sono stimate in 1,2 miliardi. Il fabbisogno complessivo per il 2014 è quindi di 1,6 miliardi. Per coprire tale fabbisogno, secondo le comunicazioni effettuate dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione, risulterebbero già impegnate le annualità 2014 (167 milioni) e 2015 (158 milioni) della delibera CIPE 135/2012, nonchè l’annualità 2014 del D.L. 43/2013 (114,5 milioni).
DOVE REPERIRE RISORSE
Le risorse necessarie si potrebbero quindi anzitutto reperire a valere sul D.L. 43/2013 annualità 2015-2019 (114,5 milioni annui) e sulla recente Legge di Stabilità, che stanzia 300 milioni per ciascuna delle annualità 2014 e 2015.
Relativamente a queste ultime risorse si prevede che siano utilizzabili 242,5 milioni, per ciascuna delle annualità 2014 e 2015, per la ricostruzione dell’edilizia privata dell’Aquila e degli altri 56 Comuni del cratere, (per un totale di 485 milioni). Da quanto detto, con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 delle annualità 2015-2016 del D.L.43/2013, L’Aquila disporrebbe di 229 milioni, oltre agli stanziamenti della Legge di Stabilità.
Tali risorse, se fossero destinate interamente alla ricostruzione privata della Città dell’Aquila e se utilizzabili nel 2014, consentirebbero impegni per un totale di 714 milioni (229 milioni D.L.43/2013 + 485 milioni della Legge di Stabilita’). Trigilia osserva che risulterebbero quindi da reperire circa 900 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 – 714) e circa 350/400 milioni in termini di cassa.
Se invece le risorse stanziate con la Legge di Stabilità per il 2014-2015 fossero assegnate a L’Aquila nella misura del 63%, seguendo il riparto già in precedenza utilizzato per L’Aquila e gli altri 56 Comuni del cratere, le risorse impegnabili risulterebbero pari a poco più di 534 milioni di euro (229 milioni D.L. 43/2013 + 305 milioni della Legge di Stabilità). Risulterebbero quindi da reperire circa 1.100 milioni in termini di esigenze di impegno (1.600 – 534) e circa 450/500 milioni in termini di cassa.
Relativamente agli altri 56 Comuni del cratere il fabbisogno complessivo per il 2014 è stimato in 400 milioni. Per coprire tale fabbisogno, le risorse necessarie si potrebbero reperire a valere sulla delibera CIPE 135/2012 annualità 2014 (99 milioni) e annualità 2015 (91 milioni), nonchè sul D.L.43/2013 (67,4 milioni per ciascuna delle annualita’ 2014-2019). Con l’impegno da deliberare di utilizzo nel 2014 della annualità 2015 della delibera CIPE 135/2012 (91 milioni che si sommano all’annualita’ 2014) e delle annualità 2015-2016 del D.L.43/2013 (134 milioni che si sommano all’annualità 2014 pari a 67,4 milioni), i 56 Comuni del cratere disporrebbe di circa 390 milioni (190 milioni delibera CIPE 135/2012 + 202 milioni D.L.43/2013).
In questo scenario, le risorse da reperire sulla Legge di stabilità risulterebbero pari ad appena 8 milioni, sicchè le rimanenti (quasi 480 milioni) potrebbero essere finalizzate alla ricostruzione di immobili privati ubicati nel Comune dell’Aquila.
L’AVANZAMENTO DELLA RICOSTRUZIONE
Il processo di ricostruzione è andato molto avanti nelle periferie che rappresentano circa un terzo degli interventi di ricostruzione di edilizia privata. All’Aquila oltre il 90% delle attività di ricostruzione delle periferie è stato completato. Nei Comuni del cratere in media oltre il 70 per cento.
I centri storici dell’Aquila e dei Comuni del cratere fanno regiostrare valori più bassi (circa i due terzi della ricostruzione sono ancora da completare). E’ da notare comunque – si legge sempre nella relazione del ministro – un’accelerazione nel processo di ricostruzione dell’Aquila e nei comuni del cratere sia per numero di progetti approvati che per valore.
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E’ da segnalare il processo di accelerazione nell’istruttoria e attuazione dei progetti soprattutto da parte dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dell’Aquila, dove il valore delle pratiche istruite è più che raddoppiato. Queste ultime passano, infatti, da un valore medio annuo di 500 milioni a 1,2 miliardi.
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In particolare, questo risultato è dovuto all’avvio degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (istituiti dal Governo con il D.L. 83/2012). Nell’ambito dell’attività dell’Ufficio Speciale dell’Aquila è stato introdotto un ‘modello parametrico‘ per il calcolo dei contributi che ha determinato una notevole accelerazione dell’istruttoria delle pratiche per la ricostruzione. Anche per i Comuni del cratere è in corso un provvedimento d’adozione di un sistema di calcolo parametrico.
TRASPARENZA
Attenzione è stata data anche ai rischi di infiltrazione della criminalità, in particolare nelle attività di smaltimento delle macerie e nelle pratiche di subappalto. Per migliorare la trasparenza e il controllo di legalità degli interventi sono in corso di istituzione appositi ‘Albi di operatori economici‘ (imprese e progettisti) dotati di stringenti requisiti di ‘legalità’ e ‘affidabilità’, depositati presso la Prefettura dell’Aquila, ai quali i cittadini possono accedere per l’affidamento dei lavori per gli interventi di ricostruzione di immobili privati.
In data 25 ottobre 2013 è stato pubblicato l’Avviso pubblico per la formazione di un elenco di operatori economici interessati all’esecuzione degli interventi di ricostruzione. Le istanze per l’iscrizione a tale elenco sono state circa 1.200 e sono tuttora in corso di istruttoria da parte degli Uffici Speciali.
Sotto il profilo della trasparenza e della comunicazione va anche ricordato il lavoro di aggiornamento e sviluppo dei siti internet dei due uffici speciali e quello sull’integrazione delle banche dati esistenti sul territorio.
RIPRESA ECONOMICA
Alla fine del 2012, con la delibera CIPE 135 sono stati stanziati 100 milioni di euro per un fondo a sostegno dello sviluppo e la ricerca. L’obiettivo è accompagnare il processo di ricostruzione con interventi che aiutino la ripresa economica e occupazionale dell’area coinvolta dal sisma.
Tali interventi riguardano, in particolare: comparti industriali già presenti nell’area, caratterizzati da un elevato livello di innovazione e buon potenziale di crescita; nuove attività imprenditoriali collegate alla realizzazione delle infrastrutture innovative per le smart-cities, con priorità per le attività svolte nei nuovi centri di ricerca e presso l’Università; le attività volte alla valorizzazione del patrimonio naturale, storico e culturale.
Il ministro per la Coesione territoriale, con decreto dell’8 aprile 2013, ha istituito un Comitato d’Indirizzo per il coordinamento, la vigilanza e il monitoraggio degli interventi. Fanno parte del Comitato, oltre a un componente designato dallo stesso ministro per la coesione territoriale, il presidente della Regione Abruzzo, il sindaco del Comune dell’Aquila, il coordinatore dei Comuni del cratere, i titolari dell’Ufficio Speciale dell’Aquila e di quello dei Comuni del cratere, il capo del dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali e delle aree urbane della presidenza del Consiglio dei Ministri e il direttore generale per l’incentivazione delle attività imprenditoriale del ministero dello Sviluppo Economico.
Il Comitato di indirizzo ha preso in esame, istruito e provveduto al trasferimento di risorse pari a 40 milioni da destinare a favore di imprese del settore farmaceutico e del riciclo delle apparecchiature elettroniche (contratti di sviluppo, come quelli ad esempio con Sanofi Aventis e Dompè) nonchè per un’innovativa rete infrastrutturale dei servizi (in collaborazione con l’Università degli studi dell’Aquila) e per il settore turistico (centro turistico Gran sasso). Queste risorse saranno presto erogate ai beneficiari finali.
Per i rimanenti 60 milioni – si legge infine nella relazione – è in corso la selezione dei progetti.
Inoltre, sono previsti ulteriori 60 milioni (previsti dal D.L.43/2013) per cui è in via di predisposizione una norma. E’ stato istituto anche un gruppo di lavoro a supporto dell’attività del Comitato di indirizzo con funzioni di analisi e di proposta per le iniziative a sostegno dello sviluppo e per il collegamento tra il processo di sviluppo e quello di ricostruzione.