Attualità

Boicottiamo l’autostrada

Aumentano i pedaggi autostradali e ognuno argina il fenomeno come meglio può. Un lettore de IlCapoluogo di Capestrano suggerisce una forma di protesta civile riscoprendo tragitti alternativi all'autostrada.

Il tempo di percorrenza ne risente, ma ne giova il panorama e la riscoperta di luoghi e paesaggi.

«In questo periodo di restrizione economica, anch’io, come piccolo cittadino alle prese con i bilanci familiari, volendo e dovendo procedere al contenimento complessivo di tutte le spese, mi sono detto perché non seguire i concetti di quella modesta economia agraria, praticata dai nostri compianti nonni, e cominciare a risparmiare un po’ di qua e un po’ di la su qualsiasi cosa, col loro motto… fiocco non fa panno ma alla fine …fiocco fece panno!

A loro non sarebbero interessate parole altisonanti quale walfere o peggio spending review, loro sapevano fare e basta.

Sull’esempio di questi veri ed antichi ministri dell’economia, dai quali tutti, politici in primis, dovremmo prendere esempio, ho deciso di abbandonare l'autostrada e ripercorrere l’antica strada dei romani S.S 5 Tiburtina-Valeria».

«Il bello è stato che, ripercorrendo la Tiburtina-Valeria, ho veramente avuto la fortuna di incrociare volpi, scoiattoli, e potendomi fermare all’altezza di Castel Di Ieri o Castel Vecchio Subequo gustare un caffè e servirmi della toilette. Mentre sulla “strada dei parchi” da Magliano Dei Marsi fino a Brecciarola non è possibile fare una solo sosta, vista l’inesistenza lungo il suddetto tragitto anche di un modesto bagno chimico di poche centinaia di euro.

Perché non iniziamo noi piccoli automobilisti, a fare proteste? In molti cominciamo, quando possibile, a scegliere percorsi alternativi, che ci fanno scoprire le bellezze dei parchi abruzzesi con le genti autentiche che li abitano ancora, con i piccoli e splendidi borghi disseminati lungo questi percorsi, forse ci farebbero migliorare anche interiormente, ne vale la pena per qualche mezz’ora in più.

Giulio Cesare Caruso, Capestrano