
di Antonella Calcagni
Con la prima [i]tranche[/i] di 10 milioni di euro, trasferiti dall’Ufficio Speciale nelle casse del Comune dell’Aquila, prende il via il piano di rilancio del Gran Sasso, che renderà la stazione sciistica una delle più grandi degli Appennini, in grado di attrarre 10 mila utenti giornalieri.
Il progetto complessivo è seguito anche dal manager della ricostruzione Paolo Aielli e prevede importanti interventi di recupero e ristrutturazione, sia alle strutture ricettive che agli impianti, compresa la sostituzione della seggiovia delle Fontari e la costruzione di nuovi impianti a Montecristo. L’obiettivo è un rilancio del turismo, sia invernale che estivo.
Si partirà da Monte Cristo. Il collegamento prevede la realizzazione di una nuova cabinovia per sostituire gli impianti del versante sud-ovest razionalizzandoli e fungere soprattutto da arroccamento, ma sarà dotata anche di una pista di rientro (le creste) al posto delle 7 – 8 piste che prima coprivano questo versante. Il secondo passo sarà una seggiovia che andrà dalla cima del Monte Cristo all’altro versante (1900 – 1600) lunga 1000 metri ed una telecabina di collegamento da Fossa di Paganica a Scindarella (1700 – 2200 metri) lunga 1600 metri.
Quindi si tratta di soli tre nuovi impianti, di cui uno principalmente di arroccamento e poi uno sciabile da 1.450 a 2200 metri collegato alle piste attuali di Campo Imperatore.
Si tratta, più o meno, della realizzazione del vecchio “[i]Piano d’area Scindarella – Monte Cristo[/i]”. Il parco Gran Sasso Monti della Laga avrebbe dato il placet perché preferisce avere tre soli nuovi impianti ben fatti piuttosto che sei ruderi arrugginiti. Inoltre, il progetto porterà alla chiusura definitiva della strada statale 17 bis che sale a Campo Imperatore in estate, riducendo l’inquinamento atmosferico da tubi di scappamento. La montagna potrà essere fruita d’estate via fune per l’altopiano, con tre punti di accesso (vecchia funivia, cabinovia di Monte Cristo, Telecabina di Fossa di Paganica).
Attualmente a Monte Cristo (1928 metri) sul versante ovest/sud-ovest esistono una seggiovia biposto da Prato Grande (1460 metri) a Lago d’Assergi (1600 metri), poi due ripidi skilift che sono il Monte Cristo Superiore (1600 – 1900 metri) e inferiore (1600 – 1750) più un terzo con funzioni baby vicino al laghetto sempre a 1600 metri. Poi sul versante nord-est del monte ci sono altri due skilift dalla Fossa di Paganica (1699 metri) fino in cima ( 1928 metri). Quindi, al momento, in totale ci sono ben sei ruderi di vecchi impianti.
Tali proposte sono state ampiamente trattate con la proprietà, rappresentata dal Comune dell’Aquila, e con i principali interlocutori rappresentati dall’Amministrazione dei beni separati di Assergi, dal Parco Nazionale del Gran Sasso e dalla Regione Abruzzo. Resta però il punto interrogativo della nuova gestione, Invitalia deve ancora decidere il da farsi.