Stamina, la rabbia delle famiglie

I genitori dei piccoli pazienti affetti da malattie neurodegenerative ai quali è stato somministrato il metodo Stamina hanno mostrato ai giornalisti, convocati oggi all'hotel Nazionale di Roma per una conferenza stampa, dei video e un documento dai quali sembrerebbero emergere dei miglioramenti.

In particolare sono stati trasmessi dei video di due bimbi affetti da Sma: Celeste e Sebastian. Nel video di Celeste viene mostrata la piccola che ruota su se stessa. Un movimento che, secondo il neurologo Marcello Villanova, «non può fare nessun soggetto colpito da questa malattia». Nel video di Sebastian, si vede invece il piccolo in grado di mantenere la testa ferma e di muovere, seppur leggermente, la gamba destra. In un video girato prima che venissero effettuate le infusioni messe a punto da Stamina, lo stesso Sebastian non è in grado di mantenere la testa ferma e di muovere le gambe in nessun modo.

Durante la conferenza stampa è stato mostrato anche un documento, rilasciato dall'ospedale pubblico Garibaldi di Catania. Il certificato riguarda la piccola Smeralda e riscontra un miglioramento in seguito alle infusioni di Stamina.

PAPA' NOEMI: «I MIGLIORAMENTI CI SONO» - Oggi «chi non voleva vedere ha dovuto vedere per forza», ha commentato Andrea, il papà di Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), affetta da Sma1, per la quale i giudici dell'Aquila hanno detto sì al metodo Stamina d'urgenza. «Nonostante questa conferenza - ha aggiunto il 26enne abruzzese - arrivano notizie per le quali l'assenza di Sofia è dovuta al fatto che la bimba si è sentita male per colpa di Stamina. Questo solo per infangare la nostra iniziativa». «Oggi i video hanno mostrato chiaramente che i miglioramenti ci sono e che gli effetti collaterali non ci sono», ha proseguito Andrea che ha riferito di aver «invitato personalmente il ministro della Salute, Lorenzin (con la quale il giovane ha avuto un incontro a Chieti lo scorso 21 dicembre, ndr.) a questo incontro per un confronto con Villanova e Florio». «Metteremo in atto azioni legali per far rispettare la sentenza e contro l'atteggiamento ostativo degli Spedali di Brescia, augurandoci che qualcosa cambi», ha aggiunto Andrea. A oggi Noemi risulta inserita nelle liste di attesa con tempi lunghissimi.

«GIORNALISTI ASSASSINI» - I familiari dei bambini in cura con il metodo Stamina hanno duramente attaccato i giornalisti, accusandoli di scrivere falsità. «Poichè siamo sicuri di essere dalla parte della verità, inizieremo le querele nei confronti dei giornalisti che scrivono cose false», ha sottolineato Felice Massaro, uno degli organizzatori della conferenza stampa di Roma in difesa del metodo Stamina. Ai giornalisti presenti qualcuno ha più volte gridato «Assassini» e «Vergogna».

Massaro é il nonno di Federico, uno dei piccoli pazienti in cura a Brescia e ha anche chiesto pubblicamente che la Procura di Torino, e in particolare il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, «inizi a indagare anche sulla fuga di notizie per quanto riguarda i dati contenuti nelle cartelle cliniche».

Alla conferenza stampa, alla quale hanno partecipato i genitori dei piccoli malati e i malati stessi, c'é stato anche un momento di tensione fra i genitori e i giornalisti, dopo che una mamma avrebbe minacciato i cronisti, mettendoli in guardia su quello che scrivono.

In un'atmosfera da stadio, con tutti i familiari che si sostenevano reciprocamente, é intervenuto anche il neurologo Marcello Villanova, che lavora presso l'ospedale Nigrisoli di Bologna. «Quello che chiediamo - ha detto - é che si apra un dialogo sul metodo Stamina che non può essere in nessun modo paragonato al caso Di Bella. Io non lavoro per Stamina, ma sono favorevole a un approfondimento di questo metodo perché nessuno può dire di avere la verità».